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Un connubio, quello tra arte e natura, che abbraccia la stessa vasca grazie alla stretta vicinanza del Ponte Manetti e della Villa medicea di Poggio da una parte e delle Cascine di Tavola dall'altra. E' sicuramente la porta più suggestiva del Parco della Piana.
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La cassa d'espansione Ponte a Tigliano realizzata sul territorio di Prato tra il rinato Ponte Manetti e le Cascine di Tavola, è molto di più di una semplice opera idraulica per tenere all'asciutto Poggio a Caiano in caso di pericolose piene del torrente Ombrone. E' un'oasi faunistica, l'habitat naturale di numerose specie animali protette, la sosta ideale per gli uccelli migratori. E' quindi una vera e propria opera ambientale. Si chiama Ecotoni e porta la firma di Carlo Scoccianti, biologo, da molti anni impegnato in una nuova sperimentazione ecologica e artistica che ha già trovato espressione in varie zone umide della piana fiorentina, da Focognano al lago Casanuova ai Renai di Signa.
Questa mattina, 29 febbraio 2020, l'area è stata inaugurata dai suoi protagonisti: i sindaci di Poggio a Caiano e Prato, Francesco Puggelli e Matteo Biffoni, il vicedirettore del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato Stefano Pezzato, Dario Frati del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, il Wwf e naturalmente l'artista.
I lavori, realizzati in diverse fasi, hanno avuto termine lo scorso anno. All'interno della vasca sono state realizzate torrette di terra, boschi umidi e arginature per dare a più specie possibile un luogo ideale dove trovare casa o anche solo sostare durante un lungo viaggio. Ad esempio Scoccianti ha chiesto che le grandi pietre avanzate dal rinforzo delle pareti della vasca, venissero lasciate all'interno del bacino per fare da rifugio a rettili e anfibi. Il nome, ecotono, è stato scelto proprio per indicare l'elevata biodiversità contenuta in questa vasca grazie alla sua funzione di transizione tra due ecosistemi.
Nella parte del grande bacino più vicina al Ponte a Tigliano, c'è anche il tocco artistico: una grande stella disegnata con dei giochi di terra, visibile dall'alto solo quando gli specchi d'acqua sono ridotti.

Un connubio, quello tra arte e natura, che abbraccia la stessa vasca grazie alla stretta vicinanza del Ponte Manetti e della Villa medicea di Poggio da una parte e delle Cascine di Tavola dall'altra. E' sicuramente la porta più suggestiva del Parco della Piana.
"Quella inaugurata oggi – commenta Puggelli – non è soltanto una cassa d'espansione, ma una vera e propria opera d'arte ambientale. Da quando è stata realizzata protegge il nostro territorio dal rischio idraulico durante le piene dell'Ombrone, ma allo stesso tempo si sta rivelando un'oasi verde in una piana molto urbanizzata, l'habitat naturale di numerose specie animali. Carlo Scoccianti questa mattina ci ha condotto in una visita guidata, durante la quale abbiamo ancora meglio compreso il valore straordinario di questo intervento: un luogo verde utilizzato da tante famiglie per trascorrere il proprio tempo libero all'aria aperta, direttamente accessibile da Poggio grazie al Ponte del Manetti".
E.B.
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