La questura ha arrestato 169 persone e ne ha denunciate altre 1.361 nell'ultimo anno; 14.466 le richieste di intervento alla centrale operativa che hanno originato 10.691 interventi; 21mila i permessi di soggiorno rilasciati; 5mila gli equipaggi delle Volanti che hanno controllato il territorio assieme a 350 pattuglie aggiuntive che hanno operato soprattutto la sera nell'ambito della movida. Sono questi i numeri principali dell'attività svolta dagli uomini e dalle donne della questura di Prato, resi noti nel corso della cerimonia organizzata al Museo del Tessuto per il 171° anniversario della fondazione della Polizia di Stato.
Una cerimonia che ha ripercorso un anno di lavoro, che ha sottolineato le importanti indagini che hanno impegnato i vari uffici e settori operativi e che, come da tradizione, ha premiato i poliziotti e le poliziotte che si sono distinti in particolari operazioni tra il 2017 e il 2020. Vale la pena porre l'accento sull'encomio solenne e sulla lode al sovrintendente capo Alessandro Biondi, uomo di spicco della Squadra mobile, scomparso due anni fa proprio nel giorno della festa della polizia. Entrambi i riconoscimenti sono stati ritirati dalla moglie (Silvia Cascino, un trascorso alla questura di Prato, poi vicequestore e capo della Mobile a Lucca, ora al Servizio centrale operativo a Roma) e dai figli che hanno risposto all'invito della questura ad essere presenti alla cerimonia alla quale hanno preso parte anche le autorità civili, militari e religiose.
Al Museo del Tessuto la festa per i 171 anni della polizia. Il bilancio: 169 arresti e 1.360 denunce
A fare gli onori di casa è stato il questore che ha accolto le autorità civili, militari e religiose e ha consegnato i premi ai poliziotti e alle poliziotte che si sono distinti in particolari operazioni contro il traffico di droga, l'immigrazione clandestina e la criminalità organizzata
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