Dieci insegnati e un alunno fragile per ora sono stati certificati al Marconi, numeri bassi che non impatteranno sull’organizzazione della didattica scolastica.
“Gli insegnanti – spiega il dirigente scolastico Paolo Cipriani – hanno una fragilità lieve quindi faranno lezione in classe con le mascherine Fpp2, mentre per lo studente è stata chiesta la didattica a distanza e così ci siamo attrezzati con web camere mobili che trasmetto in diretta la lezione. Abbiamo anche previsto delle aree dedicate a queste persone durante la pausa mensa e i momenti formativi comuni, dove potranno sostare in sicurezza”. Numeri che però potrebbero salire visto che l’organico non è stato ancora completato. “Entro il 14 settembre avrò il quadro complessivo, i ragazzi hanno tempo ancora qualche giorno per segnalare la loro situazione e le nomine dei nuovi insegnati verranno fatte entro il 10 settembre.”
In attesa di norme più precise dal Miur, al Marconi la prassi prevede che gli interessati presentino la documentazione che poi verrà valutata da un medico della medicina del lavoro, se la persona sarà dichiarata fragile verranno attivati percorsi di protezione in base alla gravità della patologia. “Si potrebbe anche immaginare – ipotizza Cipriani – per i docenti didattica a distanza con la presenza in classe di un insegnante di sostegno”.
Massima attenzione alla salute anche nell’organizzazione dell’alternanza scuola lavoro: “E' una parte della didattica molto importante – precisa Cipriani – che gestiremo in modo nuovo: saranno i professionisti a venire a scuola e non gli studenti ad andare da loro”.
Intanto anche la Provincia investe sull’aspetto sanitario con l’installazione termoscanner. “Abbiamo alzato l’asticella– ha spiegato il presidente Francesco Puggelli – e quindi oltre all’autocertificazione prevediamo la misura in loco della temperatura. I termoscanner rilevano anche chi non ha la mascherina e impediscono l’ingresso fino a quando la protezione non verrà indossata”. Un investimento complessivo di 25mila euro che prevede l’installazione di 23 termoscanner al Cicognini-Rodari, al Copernico,al Livi, al Marconi e nelle succursali, a cui si aggiunge la fornitura di 50mila mascherine. “Per ora – continua Puggelli – abbiamo fornito di 2mila pezzi ogni scuola. Per quanto riguarda i banchi non abbiamo notizie di quelli con le ruote, ma siamo in grado di coprire tutte le richieste dei presidi con le scorte di monobanchi, comunque omologati.”
Capitolo a parte il trasporto: “Insieme ai presidi che hanno organizzato lo scaglionamento delle entrate e delle uscite – conclude Pugelli – abbiamo fatto la nostra parte, ora attendiamo dalla Regione di sapere quante risorse verranno destinate alla nostra provincia. Credo che però le maggiori criticità si avranno per gli studenti dei comuni medicei e della valdibisenzio”.