Al Buzzi laboratori solo per il triennio. Il preside: “Misura di tutela per i ragazzi”

Con il passaggio della Toscana, e quindi di Prato, in zona arancione, tra i tanti questi e dubbi c’è anche quello su come organizzare i laboratori nelle scuole superiori che sono passate a una didattica a distanza al 100%.
L’indicazione ministeriale e regionale prevede di salvaguardare le ore nei laboratori soprattutto per gli istituti tecnici, al Buzzi è stata fatta la scelta di mantenere in presenza soltanto i laboratori previsti per il triennio. A sollevare il problema un genitore, Riccardo Fani, che ha scritto alla redazione di notizie di Prato: “ Nella circolare 75, il preside giustifica la decisione presa con le nuove disposizione normative; peccato che non vi sia nessuna norma che gli impone di agire in questo modo. Ci stiamo quindi trovando nella situazione in cui; il Buzzi è l'unico istituto, nel Comune di Prato, ad impedire, ad una parte degli studenti, attuando di fatto una assurda discriminazione, la frequenza delle attività di laboratorio; senza nessuna ragione accumula un pesante debito formativo per gli studenti del biennio”.
Una scelta che, secondo il dirigente scolastico Alessandro Marinelli è giustificata dal particolare momento sanitario, dove bisogna limitare al massimo gli spostamenti e dalla possibilità di effettuare i laboratori, che nel bienni sono molto teorici, online. “ I ragazzi che frequentano i primi due anni – spiega – hanno 1 ora di laboratorio di chimica e una di fisica dove l’attività laboratoriale è minima. Credo che in questo momento far spostare classi di 25 alunni soltanto per 1 ora di lezione, che può essere effettuata online, non sia in sintonia con il passaggio a zona arancione. Se torneremo ad essere zona gialla verranno ripristinate le modalità di ottobre, dove avevamo unito le due ore di chimica e di fisica proprio per limitare lo spostamento di ragazzi che , generalmente utilizzano mezzi pubblici”
Del resto anche le ore dei laboratori del triennio sono state modificate dopo l’ingresso in zona arancione. “Per chimica dove i processi hanno bisogno di tempo le ore sono cinque e tutte in presenza – continua Marinelli – per meccanica invece dove l’attività a un ritmo diverso e in parte può essere sostituita con la Dad abbiamo previsto rientri di due ore, salvaguardando così l’esigenza di esecuzione”.