Laboratorio da remoto utilizzando la tecnologia 4.0. All’istituto Buzzi, dalla prossima settimana, tutti i ragazzi del triennio potranno utilizzare programmi e attrezzature della scuola senza muoversi da casa, con una semplice connessione hot spot. Un progetto a cui il dirigente scolastico Alessandro Marinelli ha lavorato da diversi mesi, con la consulenza di Omega Sistemi, e che ha terminato proprio in questi giorni la fase sperimentale.
“In tutti gli indirizzi del Buzzi – ha spiegato Marinelli – i laboratori sono centrali, e tra il lockdown e successivamente i periodi di quarantena di studenti e insegnanti, si rischiava di perdere una parte importante della formazione. Così abbiamo ideato la possibilità di un collegamento da remoto che, però permettesse ai ragazzi di utilizzare i programmi e gli strumenti in dotazione alla scuola che sono gli stessi utilizzati dalle aziende del distretto”.
Gli studenti, quindi, sono collegati alle proprie postazioni di laboratorio, accedono ai dati e ai programmi del server ma soprattutto, e questa e la vera applicazione del 4.0, riescono a passare dalla progettazione tramite Cad alla realizzazione del manufatto utilizzando la stampante 3D in dotazione alla scuola, o per le sezioni dei tessili, ai telai collegati ai programmi di disegno. Contemporaneamente il collegamento della Dad permette anche di ascoltare le spiegazioni del professore, proprio come se la lezione avvenisse nel laboratorio della scuola.
“Abbiamo lavorato per trovare una soluzione snella – spiega Marco Cecchi di Omega Sistemi– che non implicasse di dover scaricare programmi pesanti e costosi. In realtà basta un tablet , o un pc basico e un collegamento hot spot tramite cellulare. I primi test sono stati fatti a marzo, poi abbiamo affinato il programma e ora siamo in grado di proporlo per tutte le 50 classi del triennio”.
Una progettazione che potrebbe essere anche utilizzata dagli studenti carcerati per cui l’istituto Buzzi ha chiesto di attivare un corso di studi alla Dogaia, ma anche per formare i docenti e il personale Ata.
“Stiamo facendo molti investimenti tecnologici- spiega Marinelli – acquisteremo nuove attrezzature per i laboratori sempre nell’ottica di una connessione con le aziende, ma stiamo anche riorganizzando le aule, presto ne inaugureremo due realizzate con finanziamenti provinciali, utilizzando spazi che non erano sfruttati”.
Del resto le classi, compreso il serale, iscritte all’istituto quest’anno sono 87, erano 84 lo scorso anno per una popolazione scolastica di oltre 2.200 studenti.
Al Buzzi laboratori in remoto grazie alla tecnologia 4.0
Gli studenti del triennio, con una semplice connessione hot spot e un pc, utilizzano i programmi e la strumentazione della scuola. Dopo la progettazione si passa alla realizzazione collegandosi alla stampante 3D e ai telai
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