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Accuse delle categorie a Cenni: Carlesi sta con i quattro presidenti, Mazzoni e Ciardi li bocciano


Redazione


Come un sasso gettato nello stagno. La durissima lettera aperta inviata al sindaco Cenni dai presidenti di Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti, ha provocato reazioni sia a destra sia a sinistra. Nel loro “j’accuse” i presidenti delle quattro associazioni di categoria se la prendevano con il sindaco per non essere stati consultati nelle nomine nelle società partecipate e nella vicenda del Polo ex Banci. E proprio partendo da loro, Massimo carlesi, capogruppo del Pd in Comune, ne approfitta per rincarare la dose: “Le nomine fin qui compiute dal sindaco – dice Carlesi – e la sua  assoluta mancanza di rispetto delle minime norme di partecipazione democratica alla vita cittadina pongono un problema serio. A chi rispondono i nominati? Mi guardo bene dal giudicare le persone e le loro capacità. Altrettanto bene comprendo che chi è stato finora nominato non risponde alla città, ma soltanto a una parte di città o, addirittura, a una parte della parte”. Il capogruppo del Pd approfondisce poi l’analisi, soffermandosi in particolare sulle scelte di Giovanni Moschini nel Cda di Asm e di Carlo Longo come presidente di Gida, ma anche di Lamberto Cecchi al Metastasio. Tutti vicini agli industriali, dice Carlesi, che non risparmia poi una frecciata anche ai consiglieri del sindaco: “Uno alla volta ricevono incarichi – dice -. Mazzoni, Magelli, Cecchi (appunto). A quando il prossimo? E a quando il prossimo conflitto d’interessi?”.Di tutt’altro segno, invece, l’intervento del coordinatore provinciale del Pdl Riccardo Mazzoni: “Trovo originale – dice – che quattro associazioni di categoria abbiano stilato un documento tutto politico per contestare le scelte che il sindaco Cenni ha autonomamente fatto nelle società partecipate. Mi sarei aspettato, semmai, un plauso per la scelta intelligente del sindaco di tagliare le indennità degli amministratori in questo momento di crisi. O un incoraggiamento ad andare avanti nella creazione di posti di lavoro, sul modello della recentissima intesa siglata per l’Interporto, dcon il coinvolgimento dei privati e con l’assenso di tutti i soci della partecipata, che darà occupazione a duecento pratesi”. “Mi sembra un verdetto troppo negativo per essere credibile – aggiunge l’esponente del centrodestra -. Lo sanno i quattro presidenti della costituenda super-associazione lo stato del bilancio comunale lasciato in eredità dalla sinistra? O sono quattro Alice nel Paese delle meraviglie? E hanno idea di quanto fosse penalizzante per Prato il progetto dell’area ex Banci che loro invece – a quanto sembra – rinfacciano al sindaco di aver buttato a mare? Forse no. Allora glielo ricordo sommariamente: su un investimento complessivo di 250 milioni di euro, erano previsti: un contributo di 18 milioni di euro della Regione Toscana attraverso il Piuss; 10 milioni sempre della Regione attraverso il Piano straordinario degli investimenti sul rilancio dei Poli espositivi. E poi 100 milioni di risorse stanziate dal Comune di Prato e 122 milioni provenienti dal credito bancario di cui non si sapeva chi dovesse farsene carico. Pre rendere sostenibile l’intervento sarebbe necessario un fatturato annuo di almeno 35 milioni di euro, con ben dieci eventi di livello internazionale e circa sessanta eventi non fieristici. Un libro dei sogni, insomma. O, più realisticamente, un bagno di sangue per il Comune di Prato che Cenni ha saggiamente scongiurato”.Infine sull’argomento interviene anche Sandro Ciardi, della lista civica Giovani e Famiglia: “Strano che le associazioni di categoria, anziché elogiare il sindaco per lo sviluppo dell’interporto (200 assunzioni a breve) piangano per l’immobilismo e per lo sfumato (per fortuna)  Polo Banci. E’ deludente vedere i presidenti che sparano su Cenni, forse dimentichi di 50 anni di oblio politico del centrosinistra”.
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
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