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L'immobile che ospita la gioielleria Paci diventerà di proprietà del Comune di Prato non più attraverso l'esproprio ma con una permuta. L'amministrazione comunale cederà ai proprietari della struttura e dell'attività, la P&P sas di Ilaria Pieri e la Paci gioielli srl, il terreno che si trova a pochi metri di distanza. E' qui che sarà costruito il nuovo negozio in modo da abbattere il vecchio con l'obiettivo di realizzare il tratto di strada tra via Mati e via dell'Orsa Minore, ossia il collegamento diretto tra Tobbiana e la tangenziale. Un'opera viaria attesa da moltissimi anni ma puntualmente ferma al palo proprio a causa "dell'ostacolo Paci". La Giunta Cenni ha provato a trovare una nuova sede con un bando pubblico, andato più volte deserto; la giunta Biffoni allora, è passata all'esproprio. Ed è qui che le due parti sono riuscite a trovare un accordo soddisfacente per entrambe.
Vediamo i termini e la tempistica.
Vediamo i termini e la tempistica.
Il Comune diventa proprietario dell'Edificio Paci (così viene chiamato negli atti) e in sostituzione dell'indennità di esproprio di 592mila euro cede l'area edificabile nelle immediate vicinanze. Poichè essa ha un valore di 714mila euro, le casse comunali riceveranno a conguaglio anche 122mila euro.
La gioielleria Paci può restare nell'attuale immobile per 30 mesi dalla data del passaggio di proprietà degli immobili corrispondendo al Comune 1.650 euro al mese a titolo di indennità di occupazione, esclusi i primi tre mesi. Può prorogare la sua permanenza per altri 6 mesi pagando una penale di 150 euro al giorno. In questo periodo le due società interessate dall'accordo, costruiranno la nuova gioielleria sul terreno ceduto dal Comune, anche perchè terminati i 36 mesi non saranno concesse altre proroge e il'amministrazione comunale potrà procedere allo sgombero.
Quindi, in buona sostanza prima di assistere all'abbattimento dell'Edificio Paci e alla successiva realizzazione della strada ci vorranno almeno tre anni.
E.B.
Edizioni locali: Prato