Buone notizie per chi ha in casa stufe a legna e caminetti. La scadenza per l'accatastamento slitta ulteriormente a causa dell'ondata di proteste che si sono sollevate da più parti. Non è più il 30 marzo 2024 ma bensì il 31 luglio, quattro mesi dopo. Lo ha deciso la giunta regionale con un atto ufficiale in cui annuncia anche dei cambiamenti sulle regole da seguire per questa incombenza. Da qui all'estate la legge regionale sarà modificata dal Consiglio toscano definendo in maniera puntuale gli obblighi a cui i cittadini dovranno attenersi per la manutenzione e per garantire l'efficienza energetica dell'impianto. Obblighi che varieranno in base alla sua potenza utile nominale (sopra o sotto i 10 kw).
La delibera 222 del marzo 2023 indicava nel 30 settembre successivo il termine ultimo entro cui procedere all’accatastamento degli impianti termici alimentati da biocombustibile solido. Le reazioni dei cittadini e del mondo politico, soprattutto nelle zone di alta collina e di montagna, sono state tali da indurre la Regione a far slittare il termine al 30 marzo che oggi viene aggiornato ulteriormente spostandolo al 31 luglio. La Regione, comunque, precisa che “le procedure di accatastamento sono comunque sempre attive ed in qualsiasi momento è possibile registrare il proprio impianto”.
Accatastamento camini e stufe a legna, la scadenza slitta ancora
Nuovo ripensamento della Regione che dà più tempo ai cittadini per mettersi in regola e annuncia cambiamenti alla legge per definire puntualmente gli obblighi per la manutenzione e l'efficienza energetica
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