“Vorrei tranquillizzare i cittadini: semplificheremo ulteriormente le procedure di accatastamento dei caminetti e daremo tempo fino al 30 marzo 2024 per farlo”. A dirlo è l’assessora regionale all’ambiente, Monia Monni, a seguito delle preoccupazioni espresse da molti enti e cittadini per le eventuali sanzioni previste in caso di mancato accatastamento dei generatori di calore a biomasse (caminetti e stufe) secondo i termini stabiliti dalla delibera regionale del marzo scorso. La decisione viene incontro all'ondata di proteste nata con la notizia dell'imminente scadenza per effettuare l'accatastamento (30 settembre) che qui a Prato ha scatenato la furia dei sindaci della Val di Bisenzio dove buona parte della popolazione usa camini e stufe a legna per riscaldare gli ambienti di casa.
“Ritengo utile precisare – spiega l’assessora – che la procedura di accatastamento non ha mai previsto una sanzione immediata, infatti ad oggi non ne è stata comminata neanche una. L’Agenzia Regionale Recupero Risorse (Arrr) effettua da anni ispezioni sugli impianti termici ‘classici’, ad esempio le caldaie a gas. Se nell'ambito di tali controlli dovesse riscontrare il mancato accatastamento di un camino, l'ispettore Arrr richiederà di procedere alla registrazione entro i successivi 30 giorni. La sanzione scatterà solo nel caso in cui si lasci scadere anche questo ulteriore termine senza fare l’accatastamento”.
Ad oggi sono circa 10.000 i generatori di calore a biomasse che sono stati accatastati. Il numero di assistenza dedicato dell’agenzia ha gestito circa 1.200 chiamate, grazie alle quali è stato possibile raccogliere molti suggerimenti degli utenti e pensare ad ulteriori forme di semplificazione della procedura.
“L’accatastamento è una procedura semplice e gratuita – aggiunge Monni – che può essere fatta via internet o tramite apposita modulistica. Richiede l'inserimento di pochi dati, per evidenziare la presenza e la tipologia del camino. E’ un passo necessario per avere un quadro conoscitivo dell’attuale disposizione dei generatori di calore a biomasse, sulla base del quale impostare le politiche a tutela della salute e possibili futuri incentivi”.
Si ricorda che per ogni dubbio è attivo il numero verde dedicato 800 15 18 22, attraverso il quale è possibile anche farsi aiutare nella procedura di accatastamento.
“Questo provvedimento – conclude l’assessora – non ha e non ha mai avuto finalità né vessatorie né sanzionatorie, tuttavia le preoccupazioni manifestate, anche attraverso le segnalazioni delle consigliere e dei consiglieri regionali, che ringrazio, hanno evidenziato la necessità di una specifica e capillare campagna informativa, da elaborare in collaborazione con i Comuni con particolare attenzione alle aree montane. Nel frattempo abbiamo deciso di portare in Giunta, il prossimo lunedì, un provvedimento che posticiperà l’obbligo di accatastamento al 30 marzo 2024”.
Accatastamento camini e stufe a legna, la Regione fa slittare la scadenza al 30 marzo
Lo annuncia l'assessora all'ambiente Monia Monni dopo le polemiche e le proteste dei giorni scorsi
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