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C’è chi parte per le ferie o chi solo per trascorrere il week end per verso il mare o la montagna in cerca di sole. Importante è non esagerare ed esporsi con prudenza per evitare brutte sorprese come scottature, eritemi, invecchiamento cutaneo precoce o, nei casi peggiori, formazione di lesioni cancerose. “Il sole fa bene. E’ fondamentale nell’infanzia per l’accrescimento osseo e più avanti negli anni costituisce per alcune patologie come psoriasi o osteoporosi una vera e propria terapia – spiega Giovanni Lo Scocco, direttore dell’Unità Operativa di Dermatologia dell’Azienda USL 4 di Prato – ma le radiazioni solari, in particolare i raggi UVA e UVB possono provocare seri danni: dal colpo di calore o all’eritema, dalla comparsa o peggioramento di alcune malattie della pelle, all’insorgenza di tumori cutanei. E non dimentichiamoci che, assieme allo scorrere inesorabile degli anni, il sole è la causa principale dell’invecchiamento cutaneo”. Ma basta seguire semplici regole: esporsi al sole con moderazione e gradualmente evitando le ore centrali della giornata, quelle dalle 12 alle 16. “L’applicazione delle creme protettive – spiega ancora il dottor Lo Scocco – va rinnovata più volte durante una stessa giornata di esposizione al sole, il fattore di protezione deve essere alto, specialmente nella fase iniziale e per i soggetti con carnagione chiara. Le nuvole, poi, non arrestano i raggi UV e il filtro solare va applicato anche se non c’è il sole. Ci sono – aggiunge – alcuni farmaci come sulfamidici o antidiabetici orali oppure cosmetici che possono rendere la pelle più sensibile alle radiazioni solari. Cautela, soprattutto, è necessaria nei confronti dei bambini. Ricordiamoci che la pelle ha memoria di tutti i raggi solari ricevuti sin dall’infanzia. I danni solari si accumulano nel corso della vita. Le ustioni solari, soprattutto in età infantile, rappresentano un fattore di rischio per il melanoma”. E’ buona regola ricordarsi che il sole fa bene se usato correttamente.
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