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Nel 2022 gli interventi a Prato per Tso (Trattamento Sanitario Obbligatorio) e Aso (Accertamento Sanitario Obbligatorio) sono stati rispettivamente 23, dati al di sotto della media nazionale raggiunti grazie al protocollo fra polizia municipale e il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (Spdc) dell'ospedale Santo Stefano. L'accordo garantisce anche la massima sicurezza di operatori e paziente.
Dati che sono emersi in occasione del corso di formazione "Nuove prospettive per Aso e Tso" organizzato dalla Municipale a cui hanno partecipato 70 persone in presenza e diverse decine in collegamento. Iscrizioni aumentate dopo l'omicidio della dottoressa Barbara Capovani al Santa Chiara di Pisa, a dimostrazione di come il problema sia di grande attualità.
Dati che sono emersi in occasione del corso di formazione "Nuove prospettive per Aso e Tso" organizzato dalla Municipale a cui hanno partecipato 70 persone in presenza e diverse decine in collegamento. Iscrizioni aumentate dopo l'omicidio della dottoressa Barbara Capovani al Santa Chiara di Pisa, a dimostrazione di come il problema sia di grande attualità.
"I Tso eseguiti nel 2022 – ha sottolineato Giuseppe Cardamone responsabile Spdc Ospedale Santo Stefano – rappresentano il 6% dei ricoveri che sono stati complessivamente 360, sicuramente se non ci fosse stato l'accordo sarebbero stati almeno tre volte di più".
Nel 2019 gli Aso sono stati 24, mentre 23 i Tso, nel 2020 rispettivamente 24 e 11, che diventano 22 e 17 nel 2021. Il vantaggio del protocollo, che potrebbe essere esportato anche negli altri Comuni della Provincia e nel territorio dell'Asl Toscana Centro, è la condivisione di regole chiare e uniformi che assegnano a ciascun operatore, il proprio ruolo nell'ottica di una collaborazione creando un clima più sereno durante l'intrvento.
"Nell'accordo – ha sottolineato l'ispettore Nicola Fontani – abbiamo creato una sorta di modello omogeneo che, quindi, garantisce l'uniformità del trattamento. In particolare siamo intervenuti sulla delicata fase del trasporto dove è prevista anche la possibilità che salgano a bordo dell' ambulanza sia un agente sia il medico che arriva immediatamente sul posto. Altro aspetto su cui abbiamo lavorato, è la formazione dei nostri operatori, che fanno parte del reparto motociclisti, e sul loro abbigliamento per cui abbiamo realizzato giubbotti anti taglio con tasche ampie dove riporre eventuali oggetti che potrebbero essere contundenti".
Dal primo maggio 2022 allo stesso giorno del 2023, i dati sono stati presentati da Simone Magazzini responsabile del Pronto Soccorso di Prato, i pazienti ricoverati per problemi psichiatrici sono stati 1.281, una media di 4 accessi al giorno rispetto ai 15 degli altri Pronto soccorso.
Nel 2019 gli Aso sono stati 24, mentre 23 i Tso, nel 2020 rispettivamente 24 e 11, che diventano 22 e 17 nel 2021. Il vantaggio del protocollo, che potrebbe essere esportato anche negli altri Comuni della Provincia e nel territorio dell'Asl Toscana Centro, è la condivisione di regole chiare e uniformi che assegnano a ciascun operatore, il proprio ruolo nell'ottica di una collaborazione creando un clima più sereno durante l'intrvento.
"Nell'accordo – ha sottolineato l'ispettore Nicola Fontani – abbiamo creato una sorta di modello omogeneo che, quindi, garantisce l'uniformità del trattamento. In particolare siamo intervenuti sulla delicata fase del trasporto dove è prevista anche la possibilità che salgano a bordo dell' ambulanza sia un agente sia il medico che arriva immediatamente sul posto. Altro aspetto su cui abbiamo lavorato, è la formazione dei nostri operatori, che fanno parte del reparto motociclisti, e sul loro abbigliamento per cui abbiamo realizzato giubbotti anti taglio con tasche ampie dove riporre eventuali oggetti che potrebbero essere contundenti".
Dal primo maggio 2022 allo stesso giorno del 2023, i dati sono stati presentati da Simone Magazzini responsabile del Pronto Soccorso di Prato, i pazienti ricoverati per problemi psichiatrici sono stati 1.281, una media di 4 accessi al giorno rispetto ai 15 degli altri Pronto soccorso.
A conclusione del corso il comandante Marco Maccioni, ha ricordato un altro aspetto importante del protocollo: "Si sono snellite anche le procedure, prima si arrivava al Ps e bisognava attendere la presa in carico, con il rischio che il paziente si agitasse notevolmente, con la presenza dello psichiatra sul posto arrivati al Ps i tempi di presa in carico sono più brevi".
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