Dopo il caso degli alberi di Natale a foglia caduca, gli addobbi natalizi sono ancora una volta protagonisti della cronaca cittadina. Stavolta però la colpa non è del Comune ma della Popolare di Vicenza. La stranezza è segnalata da un nostro lettore, Simone Innocenti, che questo pomeriggio, in piazza Duomo, ha notato e fotografato la capannuccia di legno offerta dalla banca. Peccato che nonostante Natale sia ormai passato, della Sacra Famiglia non c'è neanche l'ombra. Né il bue né l'asinello, tantomeno Gesù Bambino. Solo paglia, ad evidenziare l'importante assenza.
La foto che immortala la desolante capanna è stata pubblicata anche sulla pagina Facebook Sei di Prato se. I commenti si sono sprecati. "Finiti i contributi bancari o i pancali erano gratis?', scrive Giuseppe. 'Li hanno rapiti?'. E ancora 'li hanno sfrattati per metterci gli extracomunitari' dice con un pizzico di orgoglio nazionalista Fabrizio a cui fa eco Fabio 'forse li hanno tolti in onore dei musulmani altrimenti poverini si offendono'. Roberta si chiede se 'il responsabile organizzazione eventi natalizi a Prato, sia Paperoga'. Qualcuno come Giovanna coglie l'occasione per prendersela con Biffoni: 'è vuota come ha ridotto le tasche dei pratesi l'attuale sindaco'. Giuseppe aggiunge: ' E dai su non hanno voluto sprecare i soldi dei contribuenti'. La capanna vuota il giorno di Natale non è sfuggita neanche al consigliere d'opposizione Aldo Milone che su Facebook ha ironicamente scritto 'Forse aspettano i Re Magi'.
In serata, dopo aver letto l'articolo su Notizie di Prato, un gruppo di ragazzi ha cercato di rimediare, occupando il posto di Giuseppe, Maria e il bambin Gesù, senza dimenticare il bue e l'asinello. Ecco come, nella foto di Lorenzo Palmeri.
Imitati nello stesso modo da altri "volenterosi", stavolta capitanati da Cosimo Zecchi che poi ha postato la foto. E stavolta, oltre ai tradizionali personaggi della Sacra Famiglia, si è aggiunto anche un venditore ambulante di rose.
Quella sotto, invece, è la foto di Gioia Tonarelli con i suoi amici, a confermare che l'inventiva dei pratesi, stavolta, si è rivelata ancora una volta subito pronta a porre rimedio e a "giocare" anche su una grave mancanza come questa.
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