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Un viaggio affascinante a ritroso nel tempo, oltre i limiti della storia a noi conosciuta. E’ questo il programma affascinante proposto dal Centro di Scienze Naturali, nell’ambito de “Le notti dell’Archeologia”. Domani, domenica 12 luglio, a partire dalle ore 21,30 a Galceti va in scena “La notte dell’uomo preistorico”, una visita guidata notturna alla Stazione paleolitica mousteriana che si trova all’interno del parco ambientale del Centro. L’itinerario, guidato da Deanna e Gilberto Tozzi, partirà dal museo dove sono presenti numerosi reperti che testimoniano la presenza dell’uomo in questo sito da quarantamila a diecimila anni fa. Si osserveranno gli strumenti costruiti dall’uomo del Paleolitico, il chopper, ciottolo in pietra con rudimentali scheggiature, via via affinate come nei raschiatoi, nelle lame, nei bulini, tutti strumenti realizzati in diaspro rosso, roccia durissima come la selce con la frattura concoide, affiorante a Galceti in mezzo alle serpentine, per arrivare, nel Neolitico, alla realizzazione di una perfetta punta di freccia sempre in diaspro rosso, Osserveremo inoltre i ritrovamenti in cotto ritrovati sul Monteferrato, che attribuiscono la presenza e l’attività umana anche nell’Età del Bronzo Tarda e Finale e nel tardo Medioevo. Percorremo il sito, bel parco ambientale, sostando davanti ai pannelli e osservando le “tracce” dell’uomo preistorico con l’arrivo al “riparo sotto roccia” dove, vicino ad un focolare, insieme a “strumenti” in pietra di uso quotidiano, incontreremo, un modello di “homo paleolitico” con ascia e lancia in mano. Nella “casa” dell’uomo paleolitico con i suoni della notte e gli occhi degli animali presenti nel parco ambientale del Centro, potremo conoscere meglio pagine di storia sulla vita dei nostri antichissimi progenitori. Prenotazione obbligatoria al n° 0574 460503, ore 9,30-12,30/ 15-18.Il Centro alle prime venticinque prenotazioni consegnerà in omaggio una pubblicazione di “Archeologia viva e un dizionario dei termini archeologici” per una maggiore conoscenza dell’archeologia. Contributo 5 euro.
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