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Giorgio ha 4 anni e una montagna da scalare. Lo scorso 22 novembre i medici gli hanno diagnosticato un tumore cerebrale sul lobo frontale destro e adesso dovrà essere sottoposto ad un delicato, e costoso, intervento chirurgico, già fissato per il 5 dicembre all’ospedale Children’s di Saint Paul (Minnesota).
Giorgio vive a Minneapolis ma ha una zia che sta a Prato, Deborah Guglielmino, che appena ha avuto la notizia è subito partita per gli Stati Uniti, per stare vicina al fratello Andrea. Prima di partire, però, ha aperto una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe (QUI IL LINK PER DONARE) che in pochi giorni ha già raccolto più di 16mila euro, grazie alla generosità anche dei pratesi. Ne servono però centomila. "Sono venuta subito qui per stare vicina a mio fratello e vorrei aiutarlo in qualsiasi modo possibile – racconta Deborah -. Non posso fare molto quando il piccolo piange perché ha mal di testa, mi si strazia il cuore a sentirlo lamentarsi e non poter far niente per alleviare il suo dolore. Nel centro oncologico hanno programmato l’intervento di asportazione per il 5 dicembre in quanto quel giorno sarà disponibile una sala operatoria con una strumentazione all’avanguardia e il top team dei medici presenti nel centro. I costi da sostenere saranno altissimi e in questo momento dover pensare anche a quello non aiuta per niente. Spero con questa campagna di poter aiutare mio fratello".
Andrea Guglielmino vive negli Stati Uniti dal 2009. Si è sposato nel 2013 con una ragazza americana che si chiama LeeAnn (nella foto con il piccolo Giorgio). Hanno anche una bambina di due anni, Greta.
"Tutto è iniziato i primi giorni di novembre – dice ancora Debora – quando Giorgio ha iniziato ad accusare forti mal di testa seguiti da episodi di vomito. Mio fratello ha anche notato che gli occhi del bambino sembravano più prominenti. Sono iniziati quindi i controlli fino alla tac che ha evidenziato il tumore celebrale di 7 centimetri sul lobo frontale destro. Solo dopo l'intervento chirurgico i medici riusciranno a dirci se è maligno o benigno, anche se l’oncologa vista la forma propende per la prima ipotesi. Quello che succederà dopo solo Dio lo sa. I medici sono ottimisti per la riuscita dell’intervento, ma può capire la paura che abbiamo anche se cerchiamo di essere positivi e speranzosi".
E ad aiutare Andrea, Deborah e tutti i familiari è anche la solidarietà che si è subito stretta intorno alla famiglia, a Prato e a Calenzano, paese di origine della famiglia Guglielmino. "Stiamo sentendo l’affetto e la vicinanza di tantissime persone anche sconosciute – conclude Debora – e questo ci dà tanta forza".
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