-100. Oggi 9 marzo mancano esattamente 100 giorni e 100 notti all’inizio degli esami di maturità 2015. E come tradizione vuole, questa mattina, i diplomandi pratesi hanno preso d’assalto la stazione di Prato Centrale. Direzione: Pisa o Viareggio. Con i loro zaini colorati in spalla e il pensiero già al 17 giugno 2015 hanno preso il treno perché non si può mancare al rito dei 100 giorni.
Ogni città ha la propria tradizione scaramantica così come i propri santi da pregare. Dalle scuole pratesi si parte in massa per andare a scrivere sulla sabbia dei lidi della Versilia il voto con cui ci si augura di uscire dalle superiori. Anche se meno gettonata, altra meta in cui espletare il rito propiziatorio dei 100 giorni è Pisa. Qui la leggenda narra che per concludere i cinque anni a testa alta, gli studenti, dovrebbero girare intorno alla torre pendente per un numero di volte pari al voto desiderato. Secondo un’altra versione, invece, dovrebbero toccare la lucertolina di bronzo a due code posta sulla porta della cattedrale davanti al battistero.
Azzardando una previsione, però, la schiera di ragazzi in partenza alla stazione centrale di Prato questa mattina era sicuramente diretta a Viareggio (“Sicuramente”, perché ci siamo passati tutti, anche noi, noi ormai non più studenti).
I professori lo sanno, a 100 giorni dall’esame l’aula va deserta. I ragazzi si risvoltano i pantaloni e si tolgono le scarpe per toccare la sabbia per la prima volta nella stagione. Pranzo al sacco, pallone e partite a beach. Poi il momento del rito: quel numero sulla banchina in attesa che l’onda lo porti via. Perché se non lo fa, allora sarà bene mettersi a studiare seriamente oppure ridimensionare le aspettative.
100 giorni e poi il rush finale. In questo lasso di tempo, libri e ripassi tra tanti caffè e merende. Ansie e speranze, simulazioni e improbabili previsioni in attesa di trovarsi la mattina del 17 giugno a scoprire che per il tema non è uscito né Pascoli né Montale, così come era dato per certo in Rete fino a dieci minuti prima della campanella. La seconda prova sarà il 18 giugno, il 22 la terza e poi via agli orali. Dopodiché i cinque anni apparterranno al passato. Gioie e dolori che in ogni caso resteranno impressi nella mente per gli anni a venire. Così come il 9 marzo per i maturandi 2015 che domani non dovranno neppure inventare improbabili influenze della durata record di un giorno per giustificare l’assenza di oggi. Mamma, papà e la professoressa di matematica e quella di latino lo sanno che mancano 100 giorni alla maturità del 2015.
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