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Seano piange la scomparsa del Gringo: lo “sceriffo” che sorvegliava la piazza con ironia


Cappello, pistola e stivali di pelle è stato una figura iconica del paese, la mascotte per eccellenza. Nato e cresciuto a Seano, la sua vita è stata legata in maniera indissolubile alla chiesa ai circoli e alla piazza. Prestanti: "Una persona pura e genuina, mancherà molto"


Samuela Pagliara


E’ un giorno triste a Seano, un giorno che per tutti segna la fine di una storia incredibile. E’ scomparso, all’età di 80 anni, Giancarlo Pacini da tutti conosciuto come “Magherini” o, molto più spesso, “Gringo”. Cappello, pistola e stivali di pelle è stato una figura iconica del paese, la mascotte per eccellenza. Nato e cresciuto a Seano, la sua vita è stata legata in maniera indissolubile alla chiesa ai circoli e alla piazza. In tutti i luoghi nei quali ci si incontrava, si chiacchierava del più e del meno, ci si prendeva in giro insieme scherzando su tutto e tutti con irriverenza e semplicità. Il Gringo, che una mattina scelse di abbandonare gli abiti “civili” e socialmente accettati per diventare uno “sceriffo”, era un concentrato di allegria ed autoironia. A molti seanesi è capitato, almeno una volta, di ritrovarsi a dover gareggiare pistola alla mano, di prenderlo in giro per i baffi (rigorosamente veri), di assistere ad una delle sue frasi o uscite memorabili e divertenti. Un gioco che univa tutti, grandi e piccini, che incuriosiva e spezzava la catena grigia della monotonia che si fa più scura soprattutto in provincia. Negli anni le sue magliette del Tour de France o del Giro d’Italia, accompagnate dall’immancabile outfit da farwest, sono stati il simbolo, il tratto distintivo. Il Gringo era, in sostanza, un baluardo di resistenza alla monotonia, alle convenzioni, una persona che ha ricordato a tutti di avere il libero arbitrio sempre sulle nostre vite, anche nel caso in cui volessimo diventare sceriffi tutti i giorni. Per il suo compleanno, durante il Covid, con una colletta, gli erano stati regalati un nuovo cappello, nuovi stivali, una nuova pistola e perfino la classica stella. Fu proprio il sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti, nell’occasione, a nominare ufficialmente il Gringo “sceriffo di Seano”. Un modo goliardico e divertente per riconoscere, apprezzare e valorizzare, chi il senso di comunità lo creava ogni giorno: “Il Maghero era una persona schietta, genuina e pura di spirito. E’ sempre cresciuto in questi luoghi, conoscendo tutto e tutti -racconta commosso e dispiaciuto il sindaco Prestanti– Colpiva, era una persona particolare. Ho da sempre ricordi con lui, da quando studiavo fino alle sere dopo le riunioni. La stella di sceriffo fu un momento particolare, il Magherini doveva sorvegliare sulla piazza, sul cuore e sulla storia di Seano. Era un incarico morale quello che gli ho affidato, circondato dall’affetto di tutte le persone del paese. Un incarico in cui tutti si riconoscevano, il Gringo è stato figlio della piazza”.  L’allegria e la spensieratezza, che ormai in pochi sanno condividere con gli altri, sono le cose che mancheranno di più a tutta la comunità di Seano che oggi si stringe attorno al dolore della famiglia. Il funerale si terrà domani, sabato 1 marzo, nella Chiesa di Seano. Dalle 15 di oggi, venerdì 28, la salma sarà esposta nella stanza adiacente alla chiesa.

(s.p) 

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