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Rilascio permessi di soggiorno, si muovono Regione e Comune. Domani in centro la manifestazione promossa da 40 associazioni


Tra le proposte anche quella di spostare la competenza del rilascio dei permessi di soggiorno dalla questura ai comuni, la riduzione dei tempi e maggiori tutele per ragazzi con background migratorio. Domani l'appuntamento in piazza


Samuela Pagliara


Una mozione per impegnare la Giunta toscana a diventare parte attiva nella risoluzione delle disfunzioni che caratterizzano le procedure per il rilascio e il rinnovo dei permessi di soggiorno. E’ questa la proposta presentata dal consigliere regionale del Partito Democratico Marco Martini, per tentare di risolvere le numerose problematiche legate alla burocrazia e ai ritardi che-a Prato- rappresentano un serio problema per decine di migliaia di persone. In molti, infatti, sono costretti ad attendere con file interminabili davanti alla Questura, sotto al sole d’estate e al freddo e all’acqua d’inverno, in attesa di ricevere un documento che -molto spesso- arriva poco prima della scadenza. La mancanza di documenti, inoltre, favorisce il lavoro nero e ostacola l’integrazione. Un modo per dare, principalmente, dignità offrendo soprattutto strutture adeguate. Il testo dell’atto presentato prevede che la Regione si attivi per l’apertura di un tavolo di confronto con Prefetture, Questure e Comuni interessati, con l’obiettivo di trovare soluzioni operative. Tra le ipotesi avanzate, anche quella di sperimentare forme di collaborazione con i Comuni, attraverso un coinvolgimento nella verifica documentale propedeutica al rilascio del titolo di soggiorno, nel rispetto della normativa vigente. “Non si tratta di invadere competenze- chiarisce Martini- ma di contribuire a migliorare l’efficienza del sistema. Il nostro impegno è quello di sollecitare anche il Governo e il Parlamento affinché si apra una riflessione organica sulla normativa nazionale, oggi non più adeguata alla realtà dei territori tutelando i cittadini stranieri regolarmente presenti nel rispetto della legalità”.

Nel frattempo domani arriverà in Consiglio Comunale un atto anagolo, presentato dai gruppi consiliari di maggioranza, che impegnerà la sindaca e la giunta ad attuare nuove politiche su immigrazione e cittadinanza. Il documento, dal titolo “Prato chiama Italia” è stato sottoscritto da oltre 40 organizzazioni del territorio e verrà discusso durante la seduta. Il documento chiede, oltre al trasferimento della competenza per il rilascio dei permessi di soggiorno dalla questura ai comuni, anche la creazione di un fondo di garanzia regionale utile a contrastare le discriminazioni residenziali e la costruzione di una rete territoriale tra proprietari di casa, datori di lavoro e categorie economiche. Il documento chiede inoltre anche l’attivazione di percorsi di riconoscimento e supporto per i giovani migranti nella lingua, psicologico e legale formando il personale degli uffici comunali e coinvolgendo anche associazioni di migranti nella stesura delle politiche a loro dedicate.

“Prato può rappresentare un laboratorio di innovazione nelle politiche migratorie a livello nazionale- dichiara Monia Faltoni, capogruppo del Partito Democratico- Chiediamo di diventare una città pilota per il decentramento amministrativo perché siamo convinti che avvicinare i servizi ai cittadini, a tutti i cittadini, sia la strada giusta per garantire efficienza e dignità. Una persona su quattro nella nostra città vive senza cittadinanza, non sono cittadini di serie B. E’ tempo di superare definitivamente l’approccio emergenziale e securitario che da trent’anni caratterizza le politiche migratorie italiane”

“L’ampia adesione al documento ‘Prato chiama l’Italia’ dimostra che la nostra città sa essere unita quando si tratta di rivendicare diritti fondamentali- sottolinea Rosanna Sciumbata, capogruppo della lista civica Ilaria Bugetti – La Forza del Noi- Il nostro compito ora è lavorare perché queste proposte siano trasformate in azioni concrete. L’obiettivo è costruire una città dove chi contribuisce ogni giorno alla vita economica e sociale possa finalmente accedere ai diritti fondamentali senza più discriminazioni o lungaggini burocratiche che durano anni. Prato ha sempre saputo fare della diversità una ricchezza: ora dobbiamo dimostrare che sappiamo anche trasformare questa ricchezza in diritti concreti per tutti”. I gruppi consiliari firmatari dell’ordine del giorno sono: Partito Democratico, Ilaria Bugetti La Forza del Noi, Questa è Prato, Sinistra Unita Prato con Bugetti e Movimento 5 Stelle. Domani, 29 maggio, è prevista su questo anche una manifestazione in piazza del Comune.

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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