Un desiderio semplice in un momento di difficoltà: rivedere l’adorato cane durante il lungo ricovero in ospedale. Ad accogliere la volontà di una paziente ricoverata nel reparto di Terapia intersiva dell’ospedale Santo Stefano di Prato è stato il personale della struttura dell’Azienda Usl Toscana Centro. Con qualche accorgimento necessario e la collaborazione dei familiari, nell’arco di poco tempo, il desiderio si è realizzato. Dopo le opportune verifiche ed aver richiesto le autorizzazioni previste la signora ha potuto finalmente riabbracciare il suo Milo. L’amico a quattro zampe, lavato e pulito e in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa da un punto di vista comportamentale al fine di tutelare la paziente e tutti gli altri ricoverati, è entrato nel reparto per regalare ai presenti un momento di pura emozione incontrando la sua inseparabile compagna di vita. Entrambi, a causa dell’improvviso ricovero, avevano subito una traumatica separazione. Un momento di pura commozione che ha toccato il cuore di tutti i presenti. Con il suo scondizolio felice Milo ha dimostrato quanto la semplicità dell’affetto e della compagnia, in un momento di sofferenza, può essere un enorme aiuto soprattutto psicologico nei confronti di chi si trova ricoverato. Secondo numerosi studi ricevere la visita del proprio animale domestico d’affezione durante il ricovero, il cosiddetto “pet visiting”, può aiutare la persona nel percorso di cura. Gli animali riescono a calmare l’ansia, trasmettono calore affettivo e sono un potente alleato contro lo stress e la depressione.

La dottoressa Maria Teresa Mechi, direttrice del presidio ospedaliero di Prato e della rete ospedaliera dell’Usl Toscana Centro, ha applicato il regolamento aziendale che discende, a sua volta, da una relibera regionale e ha spiegato: “Dare sollievo agli ammalati che soffrono separati dai loro amici a quattro zampe, con il progetto Pet Visiting, rappresenta un efficace percorso dell’umanizzazione delle cure e, in particolare nei contesti assistenziali ad alta criticità dei nostri Ospedali”. Questa volta è accaduto nella struttura di Rianimazione e Terapia Intensiva dell’Ospedale di Prato, diretta dal dottor Vittorio Pavoni, con il coordinamento infermieristico della dottoressa Beatrice Bettazzi. Da sempre migliorare la qualità della vita dei pazienti ricoverati è l’obiettivo del reparto, la visita di Milo rientra infatti nell’ottica di Family-Centred Care. Il progetto è realizzato dai dipartimenti infermieristico e di prevenzione, attraverso l’area veterinaria (dottor Enrico Loretti), ed è ormai esteso da anni a tutti gli ospedali dell’Azienda Usl Toscana centro
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