Sono in arrivo aumenti salati per i servizi educativi a domanda individuale del Comune di Poggio a Caiano. Da settembre prossimo mensa, trasporto scolastico e pre e post scuola costeranno molto di più di quest’anno didattico che si chiuderà a giugno e del passato. E’ scritto nero su bianco nella delibera di giunta numero 17 del 2024: “a causa dell’aumento dei costi di esercizio che si sono registrati nell’ultimo periodo è necessario procedere all’adeguamento delle tariffe”. Gli aumenti scatteranno dal prossimo anno scolastico mentre per quello in corso tutto resta come prima.
Partiamo dalla mensa.
La tariffa massima a pasto passa da 3,60 euro a 5 euro. Non solo. Sono state rimodulate le fasce Isee che passano da quattro a sette e vedono restringere la forbice di reddito per garantire il pasto gratis o quasi alle famiglie meno abbienti. La soglia di esenzione totale infatti, si abbassa da 3.300 a 3.000 euro di Isee. Lo scaglione successivo, per pagare un pasto 1 euro, passa da 3.001 euro a 5mila euro; oltre questo tetto e fino a 9mila euro un pasto costa 2.5 euro. Da 9.001 euro a 15mila euro il pasto sale a 4 euro; oltre e fino a 24mila euro 4,4 euro; da 24.001 a 31.000 euro sale a 4,8 euro; oltre i 31mila euro un pasto ammonta a 5 euro. Fino a oggi invece, oltre alla fascia di esenzione totale, il pasto costava 1,8 euro per un isee tra 3.301 euro e 5.669 euro; 2,5 euro se l’Isee va da 5.670 euro a 8.504 e 3.6 euro per chi ha un isee superiore a 8.504 euro.
Il gruppo d’opposizione Poggio Insieme va all’attacco calcolando “un aumento di circa il 40% che si traduce in oltre 200 euro l’anno per ogni famiglia”. Questo solo per la mensa. Bisogna mettere in conto anche gli aumenti per gli altri servizi legati al mondo della scuola: bus e pre/post scuola. Spariscono le riduzioni legate alle fasce di reddito che fino allo scorso anno erano previste per questi due servizi educativi a domanda individuale. Il trasporto scolastico è riservato ai soli residenti e ammonta annualmente a 155 euro andata e ritorno e 100 solo andata o solo ritorno. Il pre e post scuola per i residenti ammonta a 170 euro annuale e 85 semestrale. Somme che diventano rispettivamente 110 e 55 euro se si ha bisogno solo del pre o del post. Se non si è residenti il servizio annuale pre e post sale a 340 euro, semestrale a 170 e se si opta solo per il pre o per il post costa rispettivamente 220 e 110.
“Il risultato finale – si legge nel comunicato di Poggio insieme – è che l’aumento annuo supera i 400 euro per una famiglia con reddito medio o medio-basso che utilizza, oltre alla mensa, anche il servizio pulmino e pre e post scuola. Praticamente l’equivalente di una rata di mutuo che viene imposta da questa Giunta delle tasse alle famiglie poggesi. Insomma, rispetto a gennaio 2023, la Giunta delle tasse Palandri aumenta diffusamente il carico sulle famiglie e, con una scelta che nella sostanza danneggia tantissimo i redditi medi e medio-bassi, compie un irresponsabile operazione politica che avrà come effetto quello di alimentare colpevolmente il divario sociale colpendo servizi fondamentali per i genitori che lavorano. Siamo esterrefatti da questo affronto fatto dalla giunta Palandri nei confronti dei poggesi. Sono lontani i tempi in cui il sindaco si presentava ai cittadini come il buon padre di famiglia che da ex presidente del consiglio d’istituto una volta eletto avrebbe avuto a cuore la scuola e le famiglie. Altro che “cambiare davvero”. Una volta arrivato al potere, il buon padre di famiglia è subito diventato il patrigno che introduce nuove tasse e costringe le famiglie a spendere di più. Proprio nel momento in cui si parla in Italia ci si pone il problema del contrasto alla denatalità e la destra si riempie tanto la bocca sulla difesa della famiglia Palandri che fa? Aumenta il costo dei servizi scolastici”.
(e.b.)
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