Si è aperto con la solenne messa crismale questa mattina, 17 aprile, nella cattedrale di Santo Stefano il Triduo pasquale. La celebrazione, presieduta dal vescovo Giovanni Nerbini, è stata l’occasione per fare memoria dell’istituzione del sacramento dell’ordine e il clero diocesano ha rinnovato le proprie promesse sacerdotali. Domani, in occasione del venerdì santo, si rinnoverà il rito della via Crucis all’ospedale Santo Stefano con partenza alle 15.30. Durante l’omelia, ai preti pratesi, al loro ministero, è andato il pensiero di monsignor Nerbini: “Non ci compete vedere se gli uomini e le donne sono migliori o peggiori, se ascoltano o ignorano le nostre parole e i nostri richiami, se camminano o meno sulla strada dei comandamenti – ha osservato il Vescovo – ma che tutti possano assaporare il Vangelo buono del Signore e sentire nel cuore il desiderio di fare un passo avanti nella sua direzione”. Il Vescovo ha chiesto ai sacerdoti di “intercettare il gemito che sale dall’uomo segnato dal peccato, dalla malattia, dallo smarrimento”. Nell’occasione sono stati ricordati alcuni particolari anniversari di sacerdozio. Quest’anno saranno cinquant’anni di messa per monsignor Basilio Petrà, padre Tonino Della Vecchia dei padri Sacramentini e del missionario in Ecuador don Bruno Strazieri. Festeggia venticinque anni di sacerdozio padre Guidalberto Bormolini di Ricostruttori nella Preghiera al Borgo. Un pensiero è andato a don Giovanni Finocchi, per oltre trent’anni missionario pratese in Ecuador, scomparso il 24 febbraio. Monsignor Nerbini ha portato ai presenti il saluto del vescovo emerito Franco Agostinelli. Domani, dopo la processione attorno all’ospedale, sarà ufficializzata la dedicazione della cappella ospedaliera al Beato Carlo Acutis, che sarà proclamato Santo da papa Francesco il prossimo 27 aprile durante il Giubileo degli adolescenti.
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