Mentre il centrodestra e il suo candidato Gianni Cenni da oggi sono in pista e operativi al centro per cento per conquistare il voto dei pratesi, in casa Pd siamo ancora lontani dal trovare la quadra. Voci da via Carraia indicano come arco temporale da una settimana a dieci giorni. Con una certezza. Il candidato scelto sarà condiviso da tutti. Si arriverà in direzione con un nome solo, senza rose che in passato – il pensiero va alle politiche del 2022 – hanno aperto la strada a soluzioni esterne.
Gli ultimi rumors mettono all’angolo l’attuale vicesindaco Simone Faggi e l’assessore regionale Stefano Ciuoffo. In ascesa le quotazioni delle due Ilaria, la consigliera regionale Bugetti e l’assessora all’Istruzione Ilaria Santi. Entrambe hanno punti di forza ma anche di debolezza. La prima è campionessa di preferenze ma all’ultimo congresso nazionale ha scelto Bonaccini e rispetto a Santi è meno in scia di Biffoni per sfruttarne l’appeal emerso dagli ultimi sondaggi. Il pieno appoggio di Biffoni risulta fondamentale in questa partita e i vertici Pd lo sanno bene.
Santi è Schlein ma non interpreta a pieno il bisogno di rinnovamento espresso dalla mozione vincitrice del congresso provinciale e poi nazionale. Questo aspetto è un vestito su misura per il segretario provinciale Marco Biagioni che però, al momento, sembra deciso di fare un “passo di lato”. Una scelta difficile ma necessaria per senso di responsabilità di fronte a una situazione complessa che tra mille veti incrociati sui nomi in campo rischia di deflagrare irrimediabilmente. Una decisione dunque “saggia” per svolgere il ruolo di “arbitro” al meglio con un solo obiettivo: trovare un nome unitario e vincere la città.
(e.b.)