E’ il viaggio, inteso come contenitore di vita gioco e conoscenza, il fulcro dell’esperienza immersiva realizzata dalla Compagnia Tpo per domenica 12 gennaio. All’interno della rassegna Metragazzi, a partire dalle ore 17, al Fabbricone andrà in scena il romanzo di Jules Verne “Il giro del mondo in 80 giorni”, un pretesto per ripercorrere con gli occhi del contemporaneo un capolavoro della letteratura. Il racconto, ambientato nell’epoca della rivoluzione industriale parte da Londra e attraversa l’Egitto, l’India, Hong Kong, il Giappone e gli Stati Uniti per concludersi nuovamente a Londra. Un lungo itinerario ricco di imprevisti, una lotta contro il tempo che mette in gioco coraggio, abilità ed amicizia. Lo spettacolo, che verrà replicato anche sabato 18 gennaio, è un omaggio al modo di raccontare e descrivere i luoghi di Jules Verne, tanto reali quanto stravaganti. Tra macchine a vapore, danzatori e atmosfere steampunk convivono anche le tecnologie interattive tipiche della compagnia Tpo. La geografia dei paesaggi viene rivisitata e disegnata con una grafica animata in grado di eseguire salti temporali in luoghi surreali nei quali perdersi per ritrovarsi poi nello stesso punto. Ma il corpo di due danzatrici in scena – Běla Dobiášová, Valentina Consoli – è il vero luogo del viaggio, nel quale si concentrano emozioni, sensazioni, dinamica, energia. Lo spettacolo è una coproduzione di Teatro Metastasio di Prato, Compagnia TPO, ArtPlayGround Almere Nederland – Het Huis van Aristoteles Introdans (Arnhem, Nederland).
Il giro del mondo parte dal Fabbricone: la compagnia Tpo omaggia Jules Verne
L'appuntamento, inserito nel cartellone della rassegna Metragazzi, in programma domenica prossima. L'omaggio allo scrittore francese è il pretesto per affrontare le sfumature e la bellezza del mettersi in gioco
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