Finalmente c’è una data certa per il sottopasso di via Ciulli: il 31 ottobre la riapertura attesa da 14 anni

E’ finalmente vicina al termine la storia infinita del sottopasso di via Ciulli. Il collegamento fra Galciana e Narnali, bloccato in un lunghissimo iter prima processuale e poi burocratico chiuso da quasi 14 anni, riaprirà al transito il prossimo 31 ottobre. L’annuncio dell’amministrazione comunale, l’ennesimo dopo una serie di date mai concretizzate che hanno lasciato ancora una volta nella frustrazione i cittadini della zona, è arrivato nel pomeriggio di oggi martedì 1 ottobre. Il passaggio strategico, dove persero la vita tre donne la notte tra il 4 e il 5 ottobre del 2010, era stato dissequestrato nel 2022 ma da allora sono serviti due anni per fornire ai cittadini una prospettiva concreta per il ripristino dell’opera pubblica abbandonata all’incuria e al degrado. Asfalto rovinato, piante infestanti e impianti resi fuori uso dal tempo e dall’acqua. La soluzione è arrivata, sulla carta, solo dopo 12 anni con la costruzione della cassa di espansione vicina all’ospedale Santo Stefano in collaborazione con l’Asl Toscana centro. L’opera di ripristino, seppur non facile, ha portato alla riqualificazione del sottopasso da parte del Comune che ha curato il progetto di messa in sicurezza idraulica dell’area e la realizzazione della cassa d’espansione, un do ut des per permettere la riapertura. L’opera, che va considerata come un tutt’uno, è stata l’unica soluzione tecnica possibile per far ottenere al Comune (che ha acquisito competenza anche sulla cassa d’espansione) il dissequestro da parte della Corte d’Appello di Firenze. L’impianto, che servirà a garantire sicurezza idraulica dell’area intorno al torrente Vella, ha una capienza di 25 mila metri cubi di acqua. Il progetto, costato all’amministrazione comunale 200 mila euro, dovrebbe dunque concretizzarsi con un taglio del nastro a fine mese, due mesi dopo l’ultima data annunciata dal Comune. Il condizionale, su quest’opera pubblica, è sempre stato obbligatorio. La sindaca di Prato Ilaria Bugetti, spiegando alla cittadinanza i ritardi, ha detto: “Per arrivare a questo giorno tanto atteso, le Amministrazioni comunali che si sono succedute e gli uffici tecnici hanno lavorato tantissimo. Ottenere il dissequestro dell’opera ha richiesto tempo e risorse per mettere nero su bianco un progetto ambizioso e complesso. Realizzarlo non è stato da meno perché ci sono stati imprevisti e perché quando si tratta di sicurezza idraulica l’attenzione deve essere massima. Ci è voluto più tempo di quanto sperato ma noi siamo qui per il bene dei cittadini. A noi interessa che l’opera funzioni per la sicurezza di tutti. Se questo significa attendere qualche settimana in più non ha importanza”. Il progetto comprende la riqualificazione stradale ed edilizia, la sostituzione della rete elettrica, la sostituzione delle pompe attuali con un nuovo impianto di sollevamento acque, l’installazione del sistema di segnalazione semaforica e rilevazione allagamenti e il nuovo gruppo elettrogeno il modellamento del terreno e scarpata ferroviaria per regimazione delle acque meteoriche e gli interventi di manutenzione stradale di via Ciulli a nord del sottopasso.