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Clan camorristico nel distretto pratese, la moglie di uno degli arrestati: “Paghiamo il peso del nostro cognome”


Dopo l'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Firenze dello scorso martedì, che ha portato all'arresto di dieci persone, riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione della moglie di uno dei coinvolti


Samuela Pagliara


Dopo l’operazione della Dda di Firenze, che ha portato all’arresto di dieci persone (leggi), riceviamo e pubblichiamo la lettera arrivata alla nostra redazione da parte della moglie di uno di loro.

“Mi chiamo Bornia Hathroubi, sono a nata a Napoli il 23/12/1985 e sono compagna di Sarno Antonio nato a Napoli il 30/06/1978. Con questa dichiarazione vorrei tutelare Me e i miei figli,sento il bisogno di dare voce alla mia rabbia,non l’ho mai fatto,sono sempre stata vista come bella e buona ma essere belli e buoni non significa subire ingiustizie…ingiustizie che adesso sono piombate sulla mia famiglia e come mia famiglia intendo solo (io i miei figli ed i figli di mio marito avuti dal suo precedente matrimonio. Mio marito ha un cognome che é sempre stato un peso per noi. Adesso ci troviamo a pagarne le conseguenze senza motivo. Conosco Sarno Antonio dal 2005 e so quanto ha lottato per affrancarsi dalla sua famiglia ed essere un uomo onesto. Per questo ho la certezza che intorno a lui c’è solo accanimento per chi come lui ha deciso di essere sempre estraneo e dissociarsi da anni da fatti, misfatti e scelte che avvengono in questa famiglia ma a quanto
pare non basta! Viviamo da 14 anni a Prato e abbiamo sempre condotto una vita in totale serenità e nel rispetto delle regole.
Oggi non permetto a nessuno di far vivere un trauma ai miei figli di 14 e 9 anni che non sanno neanche l’esistenza di queste vicende né tanto meno hanno mai saputo chi fosse il nonno e la famiglia del padre.
Motivo per cui non posso accettare che venga descritto il padre dei miei figli come un associato alla camorra.Parlo di fatti e non parole visto che a fronte di processi eseguiti in precedenza sempre per conto della famiglia è stato indagato ingiustamente ma mai condannato e al termine dei processi è stato sempre assolto.
Non posso rischiare un posto di lavoro per notizie che puntano solo allo scalpore che da anni crea questo cognome.
Spero che quanto prima possa emergere a fronte della posizione di una vittima (mio marito) la verità.
Questo mio sfogo è un fiume in piena, me ne rendo conto, perché siamo sempre stati dissociati da questa famiglia e da ogni loro scelta.Oggi ho da proteggere me mio marito e i miei figli che hanno condotto una vita normale fino a prima di questa orrenda notizia,perché ad oggi psicologicamente sono distrutti per l’assenza del padre e per tutte le curiosità e domande che gli stanno facendo. Spero possa servire questa mia dichiarazione solo ed esclusivamente a tutelarci e continuare a condurre una vita normale. Per quanto riguarda mio marito confido nella sua innocenza che di sicuro emergerà”

Edizioni locali: Prato
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Notizie di Prato

è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
Iscrizione al Roc n° 20.901

Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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