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Candidato Pd, irrompe Biffoni: “Il nome giusto è Simone Faggi”


Ieri il passo indietro definitivo di Santi, oggi una giornata convulsa di ipotesi. Il primo cittadino indica quindi, la strada per uscire dall'impasse a 24 ore dalla direzione provinciale convocata per domani sera


Eleonora Barbieri


La convocazione della Direzione c’è, ma il nome del candidato sindaco no. Il Pd è ancora nel caos dei veti incrociati che non ha risolto o non ha voluto risolvere. Stamani, 12 marzo, la convocazione del principale organo collegiale del partito per domani sera nella sede di via Carraia, ha dato l’idea che la quadra fosse vicina, ma è stata solo un’illusione. La giornata di oggi è trascorsa in modo convulso ma senza alcun risultato. A questo punto il rischio più che reale è di presentarsi alla direzione di domani alla cieca, senza un nome condiviso, rischiando di mandare in mille pezzi il partito e di creare ferite profonde e dolorose difficilmente sanabili. Due gli elementi che nelle ultime ore hanno reso più difficile trovare una sintesi. Il primo è il passo indietro di Ilaria Santi che come membro di giunta (è assessora all’Istruzione) ed esponente della mozione Schlein, è considerata il miglior punto di caduta tra il segretario provinciale Marco Biagioni e il sindaco Biffoni da cui non si prescindere per il bagaglio di consenso che porta in dote. Sul nome di Santi però si registravano le resistenze della consigliera regionale Ilaria Bugetti che battaglia per la propria candidatura; il secondo riguarda l’alleanza con il Movimento 5 Stelle che sta definendo il segretario provinciale Marco Biagioni. Sembra che oltre al programma, i pentastellati vogliano condizionare anche la scelta dei candidati e la cosa suscita più di una perplessità tra le varie anime del Pd.

Come se ne esce? Lo abbiamo chiesto al sindaco Matteo Biffoni, stanco di questo perenne niente di fatto e che sulla strada da percorrere ha le idee chiarissime, talmente tanto che per la prima volta fa un nome e un cognome, quello del suo vicesindaco, Simone Faggi: “Prato ha bisogno di un candidato competente, serio, che conosca le diverse realtà territoriali e porti avanti le istanze che in questi anni come giunta abbiamo accolto e condiviso e i valori che il Partito Democratico rappresenta. Sono fermamente convinto che ognuno abbia il proprio ruolo, mi sono messo lealmente a disposizione per lavorare all’individuazione della migliore candidatura per la città anche nel rispetto delle diverse sensibilità politiche. Alla luce di tutto questo Prato ha bisogno di un candidato che sia garante di un percorso che la città ha intrapreso e ha condiviso e che abbracci tutte le anime del PD, ma che sia riferimento anche per tutte quelle forze politiche che si riconoscono nei nostri valori. Simone Faggi è sicuramente il profilo giusto, capace di ascolto, attenzione e soprattutto ferma decisione sulle scelte da fare”.

Scacco al re. Che farà ora il segretario Biagioni?

(e.b.)

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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