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Alunni stranieri e insegnamento lingua italiana, dal Comune ogni anno 350mila euro per la didattica inclusiva


L'amministrazione risponde alle insegnanti che hanno lanciato la petizione online per chiedere anche al Comune l’attuazione di un piano straordinario per la gestione della presenza degli alunni stranieri nelle scuole di ogni ordine e grado


Alessandra Agrati


Dopo il lancio della petizione online “Emergenza scuola a Prato: occorre un piano straordinario” per chiedere anche al Comune l’attuazione di un piano straordinario per la gestione della presenza degli alunni stranieri nelle scuole di ogni ordine e grado (leggi) ,l’amministrazione risponde snocciolando i dati e i progetti portati avanti da anni a favore dell’inclusione scolastica. “I numeri parlano da soli. Da tanti anni il Comune investe moltissime risorse per compensare le mancanze dello Stato sull’insegnamento della lingua italiana agli alunni di origine straniera – ha affermato la sindaca Ilaria Bugetti -. Lo facciamo nella convinzione che solo abbattendo le barriere linguistiche si possa costruire una società davvero integrata, una convivenza civile e nuove opportunità per i nostri ragazzi. Lo facciamo sostituendoci al ministero per dare un aiuto concreto al personale docente che ha una qualità altissima e un’esperienza ineguagliabile a livello nazionale. Non è un caso che il nostro sistema sia anche diventato un modello per la normativa nazionale”. E’ di circa 350mila euro l’investimento che ogni anno il Comune di Prato dedica al sistema di inclusione scolastica degli alunni stranieri attraverso diversi tipi di azioni che hanno l’obiettivo comune di insegnare la lingua italiana, base dell’integrazione scolastica e non solo.
Il Comune è capofila dell’ Accordo Scuola Inclusione e Convivenza, di cui fanno parte la Regione Toscana, l’Ufficio Scolastico Regionale e quello provinciale, la Provincia e tutti i Comuni del territorio, le scuole di ogni ordine e grado e l’Azienda USL Toscana Centro: nello specifico il sistema pratese di inclusione prevede una serie di attività, svolte con continuità in tutti i periodi dell’anno e che si tengono all’interno di 15 istituti comprensivi e 4 istituti paritari. Queste attività sono costituite dalla settimana dell’accoglienza per alunni neo-arrivati in Italia, con più di 400 ore di laboratorio, dai test delle competenze linguistico-comunicative in ingresso e in corso d’anno; dai laboratori di italiano come seconda lingua tenuti da facilitatori linguistici e dalle attività di co-docenza nelle classi nella gestione della classe plurilingue per un totale di oltre 8mila ore; dagli interventi di didattica inclusiva in orario scolastico con la metodologia dell’ apprendimento linguistico cooperativo ; dagli sportelli di mediazione linguistica culturale per la comunicazione scuola-famiglia con più di 900 ore e il coinvolgimento di oltre 1.550 utenti, e infine dai corsi estivi di italiano L2 per alunni dai 6 ai 16 anni con più di 600 ore e il coinvolgimento la scorsa estate di quasi 400 alunni. 
Oltre a queste attività svolte durante tutto l’anno scolastico, a partire dal 2018, l’amministrazione ha realizzato ogni due anni la rilevazione complessiva dei livelli linguistico-comunicativi di tutta la popolazione studentesca straniera che parla italiano livello L2 presente nella scuole del primo ciclo di istruzione di Prato, arrivando a coinvolgere  circa 5mila alunni stranieri. 
Il Comune è stato coinvolto da Anci nazionale nel percorso di emendamento dell’’art. 11 del Decreto Legge Valditara  “Misure per l’integrazione scolastica degli alunni stranieri”, che prevede per la prima volta l’assegnazione di docenti di lingua italiana L2 alle classi con una percentuale di studenti stranieri che non sono in possesso di competenze linguistiche di base nella lingua italiana pari o superiore al 20 per cento degli studenti della classe.
Le azioni messe in campo dall’Amministrazione non riguardano però soltanto l’ambito scolastico, ma si uniscono anche a quello sociale e sanitario, coinvolgendo le varie realtà territoriali, sia pubbliche che private e per questo il territorio pratese si riconferma un sistema all’avanguardia nel contesto più ampio nazionale. Dal 2021 il Comune proprio per questo organizza l’iniziativa “Scuola Plurale  Sistemi territoriali ed esperienze didattiche per alunne e alunni con background migratorio” per promuovere il confronto con altri territori all’interno del panorama nazionale, sia a livello di sistemi integrati di inclusione scolastica che di esperienze e pratiche didattiche.

Edizioni locali: Prato
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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
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