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A Montemurlo iniziati i lavori sul Bagnolo e per la rimozione del ponte in via Riva. Opposizione critica


Il Comune sta procedendo con le prove di carico sul ponte che servirà come viabilità alternativa per raggiungere alcune abitazioni che si trovano sulla sponda opposta e in zona Volpaie. Fratelli d'Italia: "I detriti vengono solo spostati dal letto del fiume alle sponde e non rimossi"


Samuela Pagliara


Sono partiti questa mattina, mercoledì 19 marzo, i lavori di dragaggio del torrente Bagnolo nel tratto che va da località Il Boghetto fino all’abitato di via Riva. A curare l’intervento è il Consorzio di Bonifica medio Valdarno, eseguito a seguito della concessione dell’autorizzazione da parte del Genio Civile. L’intervento, reso necessario dall’alluvione dello scorso 2 novembre, servirà a ripristinare l’alveo del fiume che aveva trasportato detriti e materiale solido che verranno rimossi. Nella parte più a monte il Consorzio sta procedendo a ridisegnare il letto del torrente, andando a riempire i muri laterali, dove ci sono vari scalzamenti dell’argine. Il materiale è quindi redistribuito per ricoprire gli indebolimenti arginali. Nella parte più a Sud, dove il Genio civile ha ritenuto opportuno fare il recupero di materiale, i detriti vengono rimossi dalle ruspe e portati via con i camion. “Il dragaggio del torrente Bagnolo rappresenta un importantissimo lavoro per la messa in sicurezza del corso d’acqua che, come amministrazione comunale, abbiamo sollecitato con forza e che ora finalmente si concretizza con l’intervento del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno – dice il sindaco Simone Calamai- La rimozione del materiale accumulato in alveo, a causa dell’alluvione, consentirà di ribassare il letto del fiume e garantire maggiore sicurezza”.

Ieri invece erano iniziate le operazioni propedeutiche per l’abbattimento del ponte nei pressi del Giardino Incantato di via Riva. L’intervento è necessario a migliorare il deflusso delle acque del fiume per evitare che si accumuli il materiale e prevenire un’eventuale esondazione. Dopo la sentenza favorevole del Tar, il Comune sta procedendo con le prove di carico sul ponte che servirà come viabilità alternativa per raggiungere alcune abitazioni che si trovano sulla sponda opposta e in zona Volpaie. I lavori hanno un valore di circa 100 mila euro e sono sostenuti interamente dalle casse comunali. L’intervento si sarebbe dovuto effettuare a fine novembre 2024, quando il Comune è entrato in possesso dei terreni che servono per realizzare la viabilità alternativa sulla riva opposta del fiume, dove vivono alcune famiglie. Con il pronunciamento definitivo del Tar che ha dato pienamente ragione al Comune di Montemurlo, sono ripresi gli interventi propedeutici alla demolizione. Sul ponte “alternativo” – nei pressi della vecchia via Monteferrato, che consentirà di raggiungere la sponda opposta del fiume- sono in corso le prove di carico per verificarne la stabilità ed inoltre è in fase di montaggio l’impalcato sotto la volta del ponte stesso. In contemporanea in questi giorni vanno avanti gli interventi per la sistemazione della viabilità alternativa sulla sponda opposta alla via Riva.

OPPOSIZIONE CRITICA – Gli interventi, in particolare quello sul Bagnolo, hanno però acceso una polemica da parte dell’opposizione. Secondo Fdi, infatti, l’intervento prevede in alcune zone il semplice spostamento dei detriti accumulati lungo il corso d’acqua, senza la loro rimozione definitiva: “In realtà – spiega il capogruppo Antonio Meoni – non si tratta nemmeno di un vero e proprio dragaggio, come è stato scritto più volte. Inoltre, in diverse aree del torrente, i detriti vengono solo spostati, non rimossi. Questo lavoro sarà inefficace, perché nelle zone in cui i detriti non vengono rimossi, in caso di piena, torneranno a depositarsi nel letto del torrente”. L’opposizione chiede chiarimenti anche in base al costo del lavoro e sulla gestione “Vorrei capire – continua Meoni – se si tratta dell’intervento riportato nero su bianco nel bilancio (CAP 2691), che prevede un costo di oltre 500 mila euro, inoltre sarebbe stato opportuno avere chiarimenti e informazioni più precise dal presidente del Consorzio di Bonifica 3, Paolo Masetti, che a livello curricolare è un esperto in materia”. Perplessità anche sulle tempistiche. “ I lavori – spiega il capogruppo di Fdi – arriva dopo oltre un anno di attese e sollecitazioni da parte della popolazione, che fin dal giorno dell’alluvione aveva chiesto misure concrete per la messa in sicurezza del corso d’acqua”.

Edizioni locali: Montemurlo

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(N° 4 del 14/02/2009)
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