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Il mondo del ciclismo toscano piange un altro dei suoi protagonisti, dopo la tragica scomparsa di Franco Ballerini, ct della Nazionale. Quest’anno l’abituale abbraccio che Lando Fiaschi porgeva a tutti i partecipanti del Trofeo Fiaschi Cav. Alfredo non ci sarà più. L’uomo che è stato capace di portare la nazionale azzurra e quella russa a Vergaio se n’è andato ieri proprio nella sua casa di Vergaio dopo aver lottato contro un tumore. Una vita per il ciclismo quella di Lando Fiaschi e soprattutto per organizzare una manifestazione che vedrà la sua trentesima edizione, domenica 27 giugno 2010, e alla cui presentazione vogliono essere presenti tutti. Politici, forze dell’ordine, amici e tanti appassionati perchè Lando Fiaschi aveva una parola per tutti e voleva che la sua Vergaio avesse i migliori atleti e che quel giorno fosse una festa. L’amicizia con Rino De Candido, selezionatore azzurro juniores, e con tutto lo staff delle varie nazionali va al di là del ciclismo. Il suo fiore all’occhiello è stato quello di portare la nazionale russa con il campione del mondo Rovny che è riuscito a vincere l’edizione del 2004. Ma l’ immagine più bella di Lando Fiaschi è proprio quella durante la corsa dello scorso anno quando intorno a lui c’erano Alfredo Martini, Andrea Bartali, figlio di Gino Bartali, il cugino di Coppi e Giovanni Corrieri che insieme parlavano di ciclismo e soprattutto di chi sarà il nuovo Coppi o Bartali. I funerali si terranno domani (mercoledi 10 febbraio) alle 15 con ritrovo presso l’abitazione di Vergaio e messa presso la chiesa di Capezzana di Prato. Commosso il ricordo di Marco Boretti, presidente del Comitato provinciale della Federciclismo: “La scomparsa di Lando Fiaschi – dice – lascia un vuoto incolmabile nel ciclismo pratese. Per ricordarlo nel migliore dei modi abbiamo deciso di intitolare al suo nome il Ciclodromo che verrà realizzato a Prato”.