E’ scomparso ieri sera all’età di 89 anni Riccardo Agabio, nome di spicco nella ginnastica italiana e storico presidente nazionale della Federginnastica.
Nato a Cagliari, ma pratese di adozione, visto che dal 1981 abitava in città, Agabio lascia la moglie Adriana Biagiotti – ex azzurra e campionessa assoluta di Artistica negli anni 1963, 1964, 1965 e 1967 – e tre figli che, a loro volta, gli hanno dato tanti nipoti. Ma è la ginnastica italiana la vera grande famiglia allargata del presidente onorario della Federginnastica.
Agabio è stato un ginnasta di primo livello. Nel 1952 ha vinto i campionati assoluti Junior a Chiavari e l’anno successivo ha avuto la prima convocazione nella squadra nazionale, facendo il suo esordio ai Mondiali di Roma del 1954. Numerose sono state le sue presenze in maglia azzurra: tra le principali vanno ricordate quella ai Giochi del Mediterraneo di Barcellona 1955, quando la squadra italiana conquistò la medaglia d’oro, e quella ai Campionati Europei di Parigi del 1957. La sua carriera agonistica si concluse nel 1961, con l’unica amarezza di non aver preso parte, per un infortunio, ai Giochi Olimpici del ’60, malgrado fosse nella rosa ristretta della Nazionale.
Tanti i successi anche da tecnico, prima come responsabile della nazionale di artistica femminile dal 1963 al 1969, quindi come vicedirettore tecnico della stessa sezione dal 1970 al 1973, anno in cui ha assunto l’incarico di direttore tecnico, ricoperto fino al 1983. Nel 1984 è eletto consigliere nazionale. È stato Responsabile nazionale dei Centri Cas Coni di ginnastica dal 1963 fino al 1997. Il 17 dicembre 2000 diventa il 26° presidente della Federazione Ginnastica d’Italia, succedendo a Bruno Grandi. Il 19 dicembre 2004 viene confermato alla presidenza, dopo aver vinto tre medaglie ai Giochi di Atene (l’oro di Igor Cassina alla sbarra, l’argento delle Farfalle della Ritmica e il bronzo agli anelli di Jury Chechi). Il 20 dicembre 2008 inizia il suo terzo mandato e, nel dicembre 2012 (dopo il bronzo di Matteo Morandi agli anelli e dell’Insieme dei piccoli attrezzi a Londra), viene rieletto per la quarta ed ultima volta. A dicembre del 2016 lascerà la guida della Federazione con ben 409 podi all’attivo, di cui 5 olimpici, entrati a far parte del palmares federale dal 2000 al 2016. E’ stato anche vicepresidente vicario del Comitato Olimpico di Gianni Petrucci. I funerali si terranno lunedì mattina alle 10.45, nella chiesa di SS Martiri in via Medaglie d’Oro a Prato. “Mi stringo attorno alla famiglia. – afferma la sindaca Ilaria Bugetti – Prato perde un personaggio che ha dato tanto al mondo dello sport, che si è distinto per i successi ottenuti e che non ha mai smesso un momento di dedicarsi alla sua grande passione a favore della comunità . Ci mancherà”. A ricordarlo anche la sezione Ancri di Prato degli Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Riproduzione vietata