Il Prato vuole tornare a vincere davanti ai suoi tifosi

Si riparte. L'obiettivo è quello di cancellare le due sconfitte consecutive con Grosseto in casa e Benevento in trasferta. L'ospite del Lungobisenzio è di quelli tosti. L'Aquila infatti è l'autentica rivelazione del campionato. Da neo-promossi, i rossoblù abruzzesi hanno chiuso il girone d'andata con 27 punti, al quarto posto. Impressionante il cammino fuori casa, con 5 vittorie contro le 3 conquistate al 'Fattori'. Il Prato, davanti al proprio pubblico, non vince dal 20 ottobre scorso (4-1 con la Nocerina) ed è stato quello l'unico successo dei lanieri al Lungobisenzio. Andrea Pisanu (nella foto con mister Esposito dopo la presentazione di stamani al termine dell'ultimo allenamento di rifinitura) non potrà essere della partita in quanto non è arrivato il transfer dalla federcalcio americana, dove il giocatore aveva militato fino a pochi mesi fa con la maglia del Montreal. Queste le sue dichiarazioni rilasciate al sito della società: "Ringrazio tutti per l´accoglienza. Sapevo di aver lasciato un buon ricordo, ma non pensavo fino a questo punto. Sono contento di essere ritornato e di aver ritrovato delle persone a cui sono grato, la famiglia Toccafondi ed il mister, che è stato importantissimo per il mio ritorno. Non vedo l´ora d´iniziare e di mettermi a disposizione della squadra per dare il mio contributo. Chi mi conosce sa che persona sono. Non sono qua per fare né la prima donna, né il fenomeno o pensare di risolvere qualsiasi problema ci possa essere. Ripeto metterò a disposizione della squadra la mia esperienza ed il bagaglio che ho acquisito in questi anni" . 
Assente domani il portiere Matteo Brunelli, che dovrebbe essere disponibile per domenica prossima nella trasferta di Catanzaro.  Questi i convocati da mister Vincenzo Esposito per la gara di domani (inizio ore 14.30 al Lungobisenzio) che sarà diretta dall'arbitro Domenico Rocca di Vibo Valentia (lo stesso di Viareggio-Prato del 14.09.2012: un 1-1 con mille polemiche in casa laniera per un rosso a Malomo causa una simulazione dubbia in area avversaria che ai più era parso rigore).