Estate finita. Il calendario riserva ancora qualche settimana prima dell’effettivo termine della stagione degli ombrelloni, delle spiagge o dei rifugi montani da raggiungere a piedi ma il calcio è pronto ad entrare nel vivo. Nella settimana dello stop per le nazionali in serie A e serie B, palcoscenico nel prossimo week end per la serie C ma soprattutto per la serie D che aprirà le danze dopo l’antipasto della coppa Italia. In questa manifestazione, non ci sono più squadre pratesi: la Zenith era già stata eliminata dal Livorno nove giorni fa, stessa sorte è toccata ieri al Prato, battuto a domicilio dal Seravezza. Le due partite hanno evidenziato un clima da lavori in corso in entrambe le nostre formazioni laniere.
ZENITH PRATO – La Zenith è vero che ne ha presi tre a Livorno ma ha saputo creare grattacapi agli amaranto per almeno un’ora di partita. Peraltro, le stesse tre reti sono state inflitte dalla squadra di Indiani anche al più titolato Grosseto proprio ieri nel secondo turno di coppa. Anche il test di sabato scorso all’Acquacalda di Siena (2-0 per i bianconeri) ha evidenziato che qualche elemento in più per mister Settesoldi sarebbe ben gradito ed ecco in tal senso la trattativa aperta per Fiaschi (difensore classe 2004) ex Aglianese. Si gioca regolarmente l’8 settembre, per la festa della città (nessun anticipo, dunque) contro il Riccione. Il giorno seguente, presentazione al Bruno Chiavacci alle ore 20.15 di tutte le formazioni amaranto.
AC PRATO 1908 – La sconfitta col Seravezza lascia l’amaro in bocca. Ottima la partenza, gol preso a metà tempo per una infilata sulla quale è andato a nozze l’ex Benedetti senza chiusura fra difesa, centrocampo e portiere. Poi, grande reazione: due pali colpiti e un po’ troppa imprecisione sotto porta. E’ vero che le assenze di Marigosu e Moreo sono attenuanti e che pure Barbuti non era pronto per giocare, ma l’amarezza di mister Ridolfi a fine gara si riferiva proprio al poco cinismo mostrato da chi è stato schierato in campo. Per un campionato al vertice, obiettivo proclamato anche sabato in conferenza stampa dal Presidente Commini, serve sbagliare il meno possibile là davanti. E serve soprattutto un centrocampo che offra più continuità lungo l’arco dei 90′. Ieri ad esempio, ci sono stati momenti di pausa che hanno nuociuto alla fase difensiva ed offensiva. Ecco pertanto che a breve arriverà a rafforzare la rosa un centrocampista in più, anche se è lecito attendere Filippo Gemmi, altro assente ieri e che nel mezzo al campo può offrire un contributo importante come sempre ha dimostrato in passato. In difesa, non ci sarà più l’abbondanza a cui eravamo abituati nelle amichevoli. Monticone sembra prossimo all’addio: nella filosofia di Ridolfi non c’è spazio per posti assicurati o posizioni di favore, probabile il passaggio dell’ex capitano alla Sanremese (insieme ad un altro ex, il non rimpianto Giuseppe Tedesco). La sfida che attende domenica il Prato è di quelle toste: alle 15 i lanieri vanno a Ravenna (forse non con il solleone di ieri, annunciata una perturbazione che porterà acqua e temperature under 30°), contro la favoritissima del campionato che ieri in coppa ha vinto solo ai rigori contro il Forlì (1-1 alla fine dei 90′ regolamentari). L’obiettivo è quello di evitare le quattro sberle subite l’anno scorso in Romagna e che costarono il posto a Novelli e quel tris che al debutto il Prato di Pagliuca (il primo dell’era Commini) rimediò a Rimini dalla formazione che poi vinse quel campionato di serie D nel 2022. La Curva Ferrovia peraltro si sta già mobilitando ed ha in programma di organizzare almeno due autobus, come si legge nel volantino pubblicato sui social e che riportiamo a margine dell’articolo: uno per gli Ultras (già esaurito) e uno per i tifosi un po’ più attempati o meno avvezzi alle dinamiche del tifo caldo. Da domenica insomma, prove e test sono finiti davvero e conteranno solo i punti (S.C.).
