"Il vaso è rotto. Dopo che abbiamo concesso tre anni, non uno, di transizione, i risultati raggiunti sono sotto gli occhi di tutti. È stato toccato il punto più basso in 115 anni di storia.
Già nel derby e col Sant'Angelo sono piovuti cori di contestazione contro la proprietà. Il tutto dopo aver tifato la squadra fino a quando il campo ha potuto dare la sensazione di ottenere un risultato positivo. Nel dopo-gara col Sant'Angelo, ha parlato solo il direttore sportivo Riccardo Bolzan, che si è assunto la responsabilità di questo disastro calcistico, come già aveva fatto una dozzina di giorni fa il direttore generale Ivano Pastore: "Non condivido la mancata comunicazione o i silenzi stampa, quindi preferisco metterci la faccia – ha detto Bolzan alla stampa – c’è solo da chiedere scusa a tutti quelli che hanno a cuore questo club. Ora ci infangano e non meritiamo altro. Abbiamo fatto un punto in casa nelle ultime 3 partite e perso in malo modo il derby. Le scuse vanno ai tifosi perché ci hanno dimostrato enorme attaccamento, e anche alla proprietà che ha messo a disposizione tutti gli strumenti per poter lavorare nel modo giusto e quindi sono io il maggiore responsabile di questa situazione, avendo composto questo gruppo di giocatori".
Raffaele Novelli, il mister, resta in sella. Non si tocca, ha fatto capire Riccardo Bolzan. E forse è giusto così, sarebbe l'ennesimo capro espiatorio di una situazione disastrosa dal punto di vista calcistico che coinvolge molte componenti che devono assumersi le proprie colpe (giocatori in primis). Solo allora si potrà fare un bel 'repulisti', ma l'esercizio di individuare un solo colpevole non può funzionare e non è credibile. Salvare il salvabile, scrivono i tifosi. Senza alcun credito a questo punto per il futuro, come fatto finora.
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