Ancora acque molto agitate intorno al Prato Calcio, con la parte più calda della tifoseria che prosegue la contestazione nei confronti del presidente Stefano Commini. Stanotte, 4 giugno, alcuni striscioni sono apparsi lungo le strade in varie parti della città. Il messaggio degli ultras all’attuale patron biancazzurro è chiaro ed è quello di cedere la società. Un invito che arriva dopo la forte contestazione che lo scorso 4 maggio aveva comportato la sospensione della partita tra Fiorenzuola e Prato a causa del lancio di petardi e fumogeni da parte dei tifosi lanieri, con conseguente multa per la società e squalifica per un turno del Lungobisenzio.




A rendere ancora più incerto il quadro, quando manca un mese al termine per le iscrizioni al campionato, è anche la questione economica. Per iscriversi alla serie D ogni società non deve avere infatti pendenze con i propri dipendenti e tesserati. E non è chiaro se il Prato sia in regola in questo momento.
Da parte sua il presidente Commini ha dichiarato più volte di essere disposto a cedere la società. C’è bisogno di un acquirente, però. I rumors tra la tifoseria biancazzurra parlano di una cordata di imprenditori che si starebbe muovendo per mettere a punto un progetto finalizzato all’acquisizione della società. Un progetto che coinvolgerebbe più soggetti, si parla di alcune decine. Al momento, però, non c’è niente di definito e i tempi sono sempre più stretti.
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