Nella gara della penultima giornata di ritorno di serie A1, la capolista Apuania Carrara ha dominato per 4-0 Il Circolo Prato 2010 e ha acquisito la certezza di terminare al primo posto la regular season. La squadra pratese si è schierata senza gli stranieri e si giocherà le proprie chance salvezza venerdì 4 aprile alle 20 alla palestra Cicognini nello scontro diretto dell’ultima giornata con il Servigliano. Nella prima sfida Viktor Brodd dal 6-5 ha allungato sul 9-5 e sul 10-6, sfruttando il secondo set-point. Nel secondo parziale Giacomo Allegranza ha condotto a lungo, ma dall’8-6 ha perso quattro punti consecutivi (8-10). Ha annullato le due palle set, ne ha avuto una (11-10), che non ha concretizzato, e alla terza dell’avversario (11-12) ha ceduto. Alla ripresa del gioco, lo svedese dal 2-3 è salito sul 7-3 e dal 9-6 è stato raggiunto (9-9). Sul 9-10 ha cancellato il set-point, ha mancato il suo primo (11-10) e al secondo (12-11) ha chiuso. Mihai Bobocica non ha faticato per superare Fatai Adeyemo e Matteo Mutti, dopo la prima frazione conquistata a sorpresa da Csaba Kun, ha rimontato e si è imposto nelle tre successive. Il singolare più equilibrato è stato l’ultimo, nel quale Allegranza si è aggiudicato il primo e il quarto set e Bobocica i due centrali. Alla “bella” l’atleta di casa dal 5-4 ha preso il largo (10-4) e ha capitalizzato il secondo match-point. Con questa sconfitta e la vittoria di Servigliano su Marcozzi Cagliari per 4-2 la salvezza sembrava impossibile ma, la società marchigiana ha commesso un infrazione al regolamento (nell’ultimo singolare è stato sostituito Khanin con Angels) e sarebbero stati schierati durante l’incontro tre giocatori stranieri, mentre la regola ne prevede due. La gara non dovrebbe essere omologata e inflitta la sconfitta a tavolino del Servigliano. Mentre il ricorso contro il Norbello sarà esaminato il 15 aprile. Ora l’attesa è proprio per il match di venerdi 4 aprile al Cicognini di Prato con inizio alle 20 ingresso libero proprio tra Circolo Prato 2010 e Servigliano con l’obbligo per la formazione pratese di vincere e poi attendere l’esito del ricorso
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