Calcio, mister Novelli: “L’Ac Prato ha gettato le basi per crescere, ora tocca a noi lavorare”

Ieri la firma del contratto e oggi, martedì 19 settembre, la presentazione ufficiale del nuovo allenatore del Prato, Raffaele Novelli. Il nome del tecnico salernitano, che prende il posto di Lucio Brando (leggi), era già nell'aria dalla scorsa settimana ma i vari passaggi burocratici non hanno consentito di farlo arrivare sulla panchina già domenica per la partita casalinga contro il Ravenna. “Questa è una piazza che ha cultura calcistica e che ha fatto calcio – ha detto Novelli – non so perché da diversi anni non riesce ad emergere ma noi dobbiamo guardare al presente”.
Il tecnico ha alle spalle una grandissima e lunghissima esperienza; negli ultimi due anni è stato allenatore del Messina, con cui ha vinto il campionato di serie D, e poi del Lamezia. E' stato il direttore sportivo, Riccardo Bolzan, a tessere le lodi di Novelli: “Professionista di grande livello che ha approcciato il nostro progetto con una decisione tale che ha subito convinto la società – le sue parole – una figura rinomata anche per quello che sa fare con i giovani”.
Dal canto suo, Raffaele Novelli, ha ricambiato la stima: “Quando la società mi ha chiamato – ha detto – mi ha fatto subito una buona impressione perché ci sono tutte le basi per crescere. Non riesco ad essere un allenatore a busta paga, ho bisogno di identificarmi in un progetto perché quando si accetta un incarico come questo, non si rappresenta più se stessi ma si rappresenta una città”.
Novelli, che è già al lavoro per preparare la gara di domenica a Budrio contro il Mezzolara, in questi giorni ha avuto modo di conoscere la squadra e farsi un'idea delle caratteristiche: “Dico subito che sono convinto del fatto che le prime sette/otto partite non rispecchino il valore di una squadra perché magari la rosa è stata completata negli ultimi giorni prima dell'avvio del campionato o per altri motivi. Ho visto comunque un potenziale e ora c'è da capire come si può far emergere il meglio. Dobbiamo guardare alle prestazioni e lavorare su quelle. Non dobbiamo pensare alla classifica ma solo a fare bene”.
A tratti spiccio, Novelli ha detto chiaramente di preferire il rettangolo di gioco alle chiacchiere, di voler dimostrare più che parlare. Entusiasmo, spinta, fiducia le carte su cui far leva non soltanto per ottenere risultati sul campo ma anche per aumentare più gente allo stadio.
Quanto ai tecnicismi, Raffaele Novelli è un allenatore con una mentalità offensiva e con il 4-3-3 come schema di riferimento. “Mi piace sviluppare gioco nella metà campo avversaria – ha spiegato – ma prima di parlare di moduli e tattiche, c'è da fare un lavoro di base che è quello di pensare alle prestazione, di giocare in un certo modo senza distinguere tra partite in casa e fuori casa, tra avversari in cima o in fondo alla classifica”. Quanto all'obiettivo di stagione, il mister è stato chiarissimo: “Tutti vogliono vincere, tutti vogliono stare in alto ma perché questa condizione sia nostra dobbiamo lavorare bene e meglio degli altri”.