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Quello che vedremo stasera 16 e domani 17 aprile (ore 21) al teatro Fabbricone sarà un Amleto fuori dalle righe. L’Associazione teatro di Buti, in coproduzione con la Fondazione Pontedera Teatro, porterà in scena “Giorno di morte nella storia di Amleto” di Bernard Marie Koltes. La piece, inclusa nel cartellone del progetto “Il nuovo teatro e la scuola toscana-osservatorio 2010” presenta un testo mai rappresentato prima in Italia e poco conosciuto anche nel suo paese d’origine.Koltes, uno dei drammaturghi più geniali del secondo Novecento, scrive quest’opera in un periodo di creazione legato al confronto con i grandi classici; da quest’immersione nei testi fondamentali del teatro viene fuori una riflessione che unisce la storia di Amleto ai caratteri tipici della sua produzione come l’emarginazione, la solitudine, la perdita di identità. Con questo teso il drammaturgo francese cerca di superare la cultura borghese, in particolare la granitica struttura della famiglia, che non è vista che come elemento scatenante che tramuta l’eterna commedia umana in tragedia.Il linguaggio contemporaneo, unito all’uso di metafore e allegorie, delinea la tragedia secondo una struttura precisa e innovativa, che presenta un mondo attuale e una realtà marginale che si pone come soggetto unico dell’occhio scrutatore di un poeta del mondo.L’Amleto del mito nordico dell’incesto dell’assassinio del padre lascia spazio alla contestualizzazione moderna, che investe il personaggio di una valenza tutta nuova e che crea un presupposto per una riflessione consapevole.
Elia Frosini