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La Campagna nazionale di sensibilizzazione sulla dermatite atopica dell’adulto, “Dalla parte della tua pelle”, riparte per il secondo anno. Sabato 26 settembre gli adulti che soffrono di dermatite atopica potranno usufruire di consulti dermatologici su prenotazione presso l'ospedale di Prato Santo Stefano.
Promossa dalla Società italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle malattie sessualmente trasmesse, “Dalla parte della tua pelle”, prevede consulti gratuiti su prenotazione in 30 centri ospedaliero-universitari in tutta Italia, in cui gli specialisti dermatologici saranno a disposizione per aiutare gli adulti che soffrono di questa patologia ad intraprendere il percorso di cura più adatto alle loro singole esigenze. La Dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica caratterizzata da forte secchezza della cute, comparsa di rossore e vescicole su diverse aree del corpo. Il prurito è intenso e costante. La patologia ha un forte impatto sulla qualità di vita dei pazienti. In Italia si registra un’alta incidenza di dermatite atopica negli adulti: l’8,1% degli intervistati ammette di soffrirne, a fronte di una media del 4,9% di altri paesi.
Sabato 26 settembre, quindi, chi soffre di dermatite atopica potrà prenotare una visita dermatologica gratuita telefonando al numero 02 89608825 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15. La sede degli ambulatori per la dermatite atopica è presso il vecchio ospedale di Prato ex Misericordia e Dolce edificio 1 palazzina ovest.
“La dermatite atopica è una malattia cutanea infiammatoria cronica – afferma la dottoressa Franca Taviti, direttore della Dermatologia di Prato-. Si manifesta con lesioni ricorrenti e con intenso prurito. Le lesioni cutanee si sviluppano con quadri diversi a seconda dell'età, negli adulti prevalgono l'estrema secchezza cutanea, lesioni da grattamento, ragadi cutanee dolorose e il prurito che può essere così intenso da interferire con il sonno, con le attività quotidiane, con lo studio e con la capacità lavorativa. E' determinata da una predisposizione genetica sulla quale agiscono fattori ambientali come l'esposizione ad allergeni alimentari, inalanti, irritanti, allergeni da contatto, infezioni, alterazioni emozionali e le abitudini di vita. Tutti questi cofattori agiscono in sinergia per la costituzione di una barriera cutanea, purtroppo, compromessa. L'approccio principale per il trattamento e la prevenzione è il ripristino della barriera cutanea, il compito del dermatologo è quello di curare ed educare il paziente alle norme comportamentali come la detersione che deve essere breve (5-10 minuti) e con bagni oleati, l'applicazione quotidiana di emollienti specifici, l'abbigliamento adeguato. Attualmente per le forme gravi e non responsive degli adulti si affianca alla terapia steroidea e con ciclosporina la nuova terapia con anticorpi monoclonali (riservata ai pazienti gravi e che non rispondono alle terapie tradizionali sopramenzionate). Questa nuova terapia mette il dermatologo nelle condizioni di attuare non solo una terapia personalizzata per ogni tipo di paziente, ma anche la gestione di forme altamente invalidanti".
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