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Il progetto è costato 50mila euro. La Diocesi ha messo a disposizione i locali. Il Fondo Cei ha contribuito con 15mila euro, Cesvot con oltre 17mila e Cariats con 12 mila. L'architetto Luigi Scrima e la geometra Giovanna Becherucci hanno messo gratuitamente a disposizione le proprie competenze.
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Nasce a Prato una residenza per padri separati, pensata anche per i loro figli. E' Casa Francesco, si trova in via della Pallacorda ed è il frutto della volontà della parrocchia di Santa Maria delle Carceri, della Caritas e dell'oratorio di Sant'Anna di offrire un luogo tranquillo e discreto agli uomini separati e divorziati per vivere la quotidianeità con i loro bambini. Stamani l'inaugurazione alla presenza del vescovo Franco Agostinelli che ha benedetto l'immobile. «È una risposta immediata a un bisogno urgente – ha detto monsignor Franco Agostinelli – di fronte a tante richieste di padri in difficoltà come Chiesa non potevamo rimanere indifferenti. Anche attraverso opere segno come questa intendiamo dare il nostro contributo per la salvaguardia della famiglia nella sua integrità."


I posti disponibili sono 4, uno per padre che avrà una disponibilità di sei mesi rinnovabili al massimo per altri sei. L'uso è gratuito, dovranno essere pagate solo le utenze. Ogni camera è dotata di bagno, tv e secondo materasso. Le parti in comune contano un salotto, una lavanderia e un vano cucina utilizzabile da 4 persone contemporaneamente grazie ad altrettanti fornelli e acquai a scomparsa. A decidere chi potrà utilizzare la casa sarà "Insieme per la Famiglia", associazione nata in seno alla Caritas, che raccoglierà le segnalazioni provenienti dai centri di ascolto, dal mondo del volontariato e dall'ordine degli avvocati. «Deve essere chiaro che non si tratta di una casa per l’emergenza abitativa – ha sottolineato Idalia Venco, responsabile dell’associazione Insieme per la famiglia – ma per i papà che non hanno soldi per l’affitto e quindi sono costretti a passare del tempo con i propri figli in luoghi impersonali, come i centri commerciali».


Il progetto è costato 50mila euro. La Diocesi ha messo a disposizione i locali. Il Fondo Cei ha contribuito con 15mila euro, Cesvot con oltre 17mila e Cariats con 12 mila. L'architetto Luigi Scrima e la geometra Giovanna Becherucci hanno messo gratuitamente a disposizione le proprie competenze.
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