Un panino si mangia, l'altro si paga ad un amico per aiutare un “paninaro” che la pandemia, ironia della sorte, sta riducendo alla fame.
In pratica si crea una catena di aiuto per far tornare i clienti di prima della pandemia. L'idea è dell'associazione Stremao che, questa volta, si mobilita per aiutare Federico, il venditore di panini che ha il furgone nel piazzale dell'Obi. “Tutto è iniziato per caso – spiega Mauro De Angelis presidente dell'associazione – mi sono fermato a comprare un panino e facendo due chiacchiere con il commerciante ho scoperto non solo di essere l'unico cliente della giornata, ma anche della settimana, così ho pensato a questa iniziativa e l'ho lanciata sulla nostra pagina Facebook”.
La challenge “T'ho pagato i panino” è semplice e viene documentata con una foto postata sui social: 5 euro per una birra e un panino che si consumano sul posto e altrettanti per un pasto pagato ad un amico che a sua volta acquisterà un panino per sé e un altra persona. “E' un gesto semplice – spiega De Angelis – che però può fare molto, abbiamo lanciato la sfida da poche ore e il cassetto di Federico inizia a riempirsi, ma la strada è lunga”.
Stremao lancia il “panino in sospeso” per aiutare un ambulante in crisi per la pandemia
Federico ha il furgone nel piazzale dell'Obi e per cercare di far tornare i clienti è stata inventata una sorta di catena: pago due panini uno lo mangi e l'altro lo regali a un amico
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