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E' in agrodolce il giudizio finale che emerge per l'ospedale Santo Stefano, e in generale la sanità pratese, dall'indagine redatta dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa che effettua una periodica analisi del funzionamento delle strutture ospedaliere Toscane.
Ne escono molto bene settori come la Riabilitazione e il Percorso Nascita, così come la donazione degli organi e l'Oncologia. Bocciati, invece, la Terapia Intensiva (ultima tra i vari presidi ospedalieri della Toscana) e la Salute Mentale, con il Pronto soccorso che finisce dietro la lavagna ma solo per l'alta affluenza che comporta tempi di attesa molto lunghi per i codici meno gravi. Il rapporto si basa su dati del 2017 e quindi c'è da capire come evolverà la situazione nel 2018 anche alla luce del cambio di alcuni dirigenti, come Giansenio Spinelli (Ostetricia e Ginecologia) che è andato in pensione o Marco Scatizzi (Chirurgia), trasferito all'ospedale di Ponte a Niccheri
Ne escono molto bene settori come la Riabilitazione e il Percorso Nascita, così come la donazione degli organi e l'Oncologia. Bocciati, invece, la Terapia Intensiva (ultima tra i vari presidi ospedalieri della Toscana) e la Salute Mentale, con il Pronto soccorso che finisce dietro la lavagna ma solo per l'alta affluenza che comporta tempi di attesa molto lunghi per i codici meno gravi. Il rapporto si basa su dati del 2017 e quindi c'è da capire come evolverà la situazione nel 2018 anche alla luce del cambio di alcuni dirigenti, come Giansenio Spinelli (Ostetricia e Ginecologia) che è andato in pensione o Marco Scatizzi (Chirurgia), trasferito all'ospedale di Ponte a Niccheri
I ricercatori del Sant'Anna misurano le performance dei vari settori ospedalieri, prendendo in esame una serie complessa di indicatori, in grado di descrivere il funzionamento delle varie strutture. Un po' come succede per le classifiche sulla vivibilità delle province italiane, anche in questo caso essendo gli stessi indicatori valutati su tutte le strutture sanitarie è anche possibile effettuare un confronto, ricavandone una idea immediata sullo stato della offerta regionale e vedendo quale posizione viene occupata dal Santo Stefano nei vari settori.
Il sistema scelto dalla Scuola Sant'Anna è un grafico a bersaglio in cui le strutture che raggiungono gli obbiettivi di prestazione e qualità occupano la zona centrale verde e via via quelle che più si discostano si posizionano verso la zona periferica rossa.
Per il Santo Stefano raggiungono il centro del bersaglio la Riabilitazione e il numero di dimissioni volontarie, entrambe accreditate di un punteggio ottimo. Nel verde anche la donazione d'organi dove la performance del Santo Stefano si colloca al quarto posto nell'Area Centro, dopo Careggi, Torregalli e Pistoia. Qui viene valutata anche la performance della ex Asl 4 che si colloca invece al primo posto assoluto.
Molto bene anche il Percorso nascita, dove i punteggi si collocano nella fascia alta del bersaglio, specialmente nella assistenza materno-infantile al parto dove Prato si piazza al primo posto assieme a Ponte a Niccheri fra le strutture della Azienda Toscana Centro ed al quinto fra tutti gli ospedali toscani.
Relativamente al Percorso chirurgico, Prato raggiunge una ottima posizione per quanto riguarda l'attesa per interventi oncologici, risultando la prima struttura fra quelle che hanno un numero di ricoveri per patologia superiori a 400 ed una buona posizione anche per l'appropriatezza chirurgica. Molto bene i risultati per l'indicatore Trattamenti oncologici dove Prato si conferma ai vertici sia degli ospedali che delle ex Aziende confluite nella Azienda Toscana centro. Sul fondo della parte verde del bersaglio, e quindi giudicati ancora buoni, i risultati per l'appropriatezza medica.
Dopo tante luci ecco, però, le ombre della classifica. Si comincia con il Percorso Emergenza-urgenza. In questo caso risultati deludenti in particolare per i tempi di attesa per i codici più lievi, ulteriore conferma del sottofimensionamento della struttura rispetto a quelle che sono le necessità dell'utenza. Per il resto meglio fra gli ospedali della Toscana Centro fa solo Ponte a Niccheri, mentre la parte alta della classifica è occupata da ospedali di piccole dimensioni. Fra i grandi ospedali fa meglio di Prato solo il policlinico Le Scotte di Siena.
Male invece la Terapia intensiva, che ottiene il punteggio più basso di tutta la regione sfiorando la zona rossa del bersaglio. In particolare a Prato c'è il peggior dato di mortalità attesa di tutta la Toscana. Profondo rosso per i servizi di Salute mentale, per il numero di ricoveri ripetuti e la qualità dei processi.
Se dall'ospedale ci spostiamo all'intera area sanitaria pratese, ecco che la situazione tende a peggiorare con circa metà dei settori presi in esame che finiscono in zona "gialla" e "rossa", mentre i punteggi di eccellenza si limitano a sole due aree: la Pediatria (al numero uno in tutta la Toscana) e il Tasso di ospedalizzazione per Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva. Molto male le Cure palliative, dove il dato pratese è il peggiore dell'intera regione.
Edizioni locali: Prato