Un premio di produzione compreso tra 300 e 5mila euro è stato assegnato dalla cooperativa Sarah a circa cento soci lavoratori. Si tratta della redistribuzione di una parte degli utili del 2024, calcolata in base all’anzianità di servizio e ai risultati raggiunti. Un gesto di riconoscenza dopo un anno che, come spiega il presidente Vladimiro D’Agostino, è stato «particolarmente remunerativo».
«Siamo orgogliosi del risultato ottenuto e abbiamo voluto condividerlo – afferma D’Agostino – non è la prima volta che assegniamo un premio di produzione, ma certamente la prima con importi di questa entità. Il 2025, però, non si prospetta altrettanto favorevole: l’aumento dei costi, soprattutto quelli legati al personale, e la carenza di figure come infermieri, maestre e fisioterapisti ci preoccupano non poco».
Nel corso del 2024, tutte le strutture gestite dalla cooperativa – dagli asili nido alle case protette per uomini e donne vittime di tratta, fino alle Rsa e ai centri diurni di salute mentale e per anziani – hanno registrato il tutto esaurito. Parallelamente, la direzione ha avviato un lavoro di razionalizzazione dei costi per migliorare l’efficienza dei servizi.
A Prato, la Cooperativa Sarah gestisce direttamente cinque strutture e altre due in forma indiretta.
Particolarmente soddisfatti i soci lavoratori, un centinaio su un organico complessivo di 350 persone. «In un periodo incerto come questo – raccontano alcuni dipendenti storici – ci sembrava importante condividere una notizia positiva, diversa dalle solite storie di scontento o di vertenze sindacali. La cooperativa non è perfetta, ma non è mai mancata la disponibilità all’ascolto: le porte sono sempre aperte, e l’obiettivo è quello di venire incontro, per quanto possibile, alle esigenze dei lavoratori»
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