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Le corsie di un ospedale sono spesso teatro di storie tristi e segnate dal dolore ma, a volte, capita che invece in quelle stesse corsie a prevalere sia la gioia. Come è successo al Santo Stefano di Prato. La gioia è quella di una paziente ricoverata nel reparto di Neurologia che potrà avere al suo fianco il suo piccolo cane, Biro, durante tutto il percorso di cure e riabilitazione. Il barboncino di due anni potrà infatti venire a trovarla durante l’orario del passo. Un’emozione unica per la signora poter finalmente stringere forte un pezzo della sua famiglia.
Il ricovero ospedaliero genera sempre ansia e tristezza e soprattutto la sensazione di un profondo allontanamento dagli affetti più cari, tra questi affetti troviamo sicuramente quello al proprio animale domestico. E’ per tale motivo che questa mattina, 4 agosto, la direzione dell’Ospedale, seguendo il Regolamento interno che permette la presenza di un animale da compagnia nei casi di ricovero, si è mobilitata per fare venire il piccolo barboncino a fare visita alla sua padrona.
“Da qualche anno – viene spiegato dalla direzione sanitaria del Santo Stefano – esiste una procedura che norma infatti l’ingresso ai reparti degli animali da affezione, ma fino ad oggi il solo reparto di Geriatria ne aveva beneficiato. Oggi siamo contenti e molto felici nell’aver organizzato questo incontro, che siamo sicuri aiuterà la signora nel proprio percorso di riabilitazione. Dati i benefici dei pazienti nell’avere vicino un animale domestico e considerando l’importanza che svolge la Pet Therapy, lavoreremo come ospedale e come reparto potenziando questo aspetto”.
“Ovviamente – prosegue la nota – gli animali domestici possono entrare in ospedale soltanto rispettando alcune condizioni di sicurezza, che vengono fissate da ciascuna struttura. Nel caso del nostro ospedale si richiede che l’animale sia coperto da tutte le vaccinazioni nonché da assicurazione e si chiede disponibilità alla persona che condivide la stanza con la paziente in questione a ricevere la visita, altrimenti si cercano luoghi e soluzioni differenti per poter realizzare l’incontro, nell’ottica di rispondere in maniera efficace a tutte le esigenze”.
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