Gli ultimi restano sempre gli ultimi, neppure la pandemia ha peggiorato la condizione di vita degli utenti della mensa La Pira, che rispetto allo scorso anno sono cresciuti in maniera tuttosommato contenuta: nel 2020 si sono distribuiti 58.859 pasti contro i 55.957 dell’anno precedente. Nello specifico per i 161 residenti italiani nel comune di Prato sono stati preparati 7.041 pasti, 13 i residenti nella provincia che hanno usufruito di 273 pasti, sono invece 154 i non residenti per un totale di 2.758 pranzi, 14.081 i cestini distribuiti per i 572 utenti stranieri residenti a Prato, 1.831 quelli per i 69 non italiani che vivono nei comuni della provincia a cui vanno aggiunti 8.532 pasti per i 535 stranieri non residenti in provincia. Gli utenti dell’asilo notturno sono stati 92, e il prossimo anno i numeri potrebbero cambiare visto che la sede sarà trasferita in via Roma per permettere i lavori di ristrutturazione dei locali di via Del Carmine.
Comunque una grande mole di lavoro che richiede anche un impegno economico e così nonostante i divieti di assembramento Confartigianato Prato, ha deciso di sostenere lo stesso l’associazione La Pira promuovendo una raccolta fondi invece che organizzare la consueta cena di beneficenza nei locali di via del Carmine. “Abbiamo sperato di poter organizzare la cena anche in modalità anticovid – ha spiegato il segretario generale Marco Pieragnoli, ma purtroppo non è stato possibile, così è stato deciso di promuovere una raccolta fondi. Sono certo che, nonostante il momento difficile per le imprese, sarà ancora una volta una gara di solidarietà”.
le donazioni potranno essere fatte sul conto IT 30O0867337780070000701969 presso ChiantiBanca.
“Abbiamo registrato un picco di richieste fra marzo e aprile – ha sottolineato la presidentessa dell’associazione Elena Pieralli – dovuto al fatto che in quel periodo non chiedevamo i documenti e non registravamo le presenze. Poi la situazione si è stabilizzata, a differenza di quanto avviene in altre strutture da noi l’utenza è sempre la stessa”.
Un anno comunque complicato dettato anche dalle nuove norme anticovid che hanno imposto una nuova organizzazione del servizio tramite la distribuzione di cestini da asporto, che durante il primo mese di quarantena sono stati distribuiti a tutti senza chiedere i documenti. “Anche in considerazione di questi dati – ha sottolineato Cristina Pacini dirigente di Confartigianato – abbiamo ritenuto giusto dare comunque un segno concreto di vicinanza verso chi in questo momento vive momenti di difficoltà”.
La pandemia non ferma la solidarietà: quasi 60mila i pasti distribuiti dalla mensa La Pira
I numeri del 2020 illustrati in concomitanza con la presentazione dell'iniziativa promossa da Confartigianato che quest'anno, invece della tradizionale cena di beneficienza, ha aperto una sottoscrizione tra gli associati
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