Sono trecentomila gli euro messi a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato destinati all’emergenza sociale, a cui si aggiungono altre risorse da parte del Comune e una raccolta fondi di privati. L’obiettivo è di creare un “tesoretto” da mettere a disposizione dell’assessorato ai servizi sociali che, insieme a una cabina di regia composta da tre funzionari e altrettanti consiglieri della Fondazione, ogni mese deciderà come e a chi destinare le risorse.
“Un percorso flessibile che durerà sei mesi – ha spiegato il presidente Franco Bini – proprio perché in questa emergenza la situazione muta di giorno in giorno. Mi appello ai pratesi perché questa cifra sia solo la base di una gara di solidarietà per aiutare famiglie in grave difficoltà.” L’invito è a versare sul Fondo solidarietà per Prato Iban IT 85 J 03239 01600 1000 0017 3400.
La somma destinata all’emergenza, come quelladi pari importo utilizzata per l’acquisto di respiratori per il Santo Stefano promossa in collaborazione con l’associazione Spes Docet, non verrà attinta dai 900mila euro destinati alla città. “Abbiamo trovato altre strade – spiega Bini – anche se i 450mila euro per i progetti che sono arrivati tramite i bandi non verranno completamente utilizzati. Alcune proposte, a causa del Covid, non potranno essere realizzate nel 2020”.
Intanto l’assessore al sociale Luigi Biancalani è in attesa di capire come funzionerà il reddito d’emergenza in modo da non disperdere risorse. “Quando il decreto sarà pubblicato – ha commentato – avremo le idee più chiare, intanto stiamo anche cercando di accantonare una sorta di tesoretto da utilizzare per fare fronte alle moltissime richieste che ogni giorno arrivano. L’emergenza sociale durerà ancora per molti mesi”.
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