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Coronavirus, la raccolta per la terapia intensiva dell’ospedale a quota 100mila euro. Tanti gesti di solidarietà


Procede a ritmo spedito l'iniziativa promossa dalla Fondazione Ami. Associazione cinese dona mascherine e occhiali protettivi al Comune per la polizia municipale. Lo Spi Cgil consegna tremila euro all'Asl per le attrezzature. Maxi donazione di Manteco


Redazione


Ha quasi raggiunto i 100mila euro la raccolta lanciata dalla Fondazione Ami per aiutare la Terapia intensiva dell'ospedale di Prato (LEGGI). raccolta alla quale ha partecipato anche il Comune di Montemurlo versando mille euro.  Tra i donatori anche gli Ambulatori Odontoiatrici Splendental che hanno versato duemila euro.
Fra le tante donazioni spicca quella della Manteco, storica azienda tessile di Prato, ceh ha versato 50.000 euro a supporto della raccolta fondi dell’ospedale della città. Nelle parole di Matteo e Marco Mantellassi, co-ceo di Manteco, tutto il desiderio di poter aiutare e tutta la volontà di non rimanere fermi e impassibili rispetto a questa dura situazione che mette tutti alla prova: “In questo momento da imprenditori non possiamo fare finta di nulla – dicono -. E’ indispensabile contribuire cercando di dare respiro agli ospedali, che hanno bisogno ora più che mai dell’impegno di tutti. Speriamo che altri operatori del distretto tessile possano unirsi al nostro gesto, pensando al futuro”. 
Lo Spi Cgil di Pistoia e Prato hanno deciso di donare 3000 euro all’Azienda Asl Toscana centro. "Nel nostro piccolo – dicono  i segretari generali dello Spi Cgil di Pistoia e Prato Andrea Brachi e Luciano Lacaria – abbiamo deciso di dare un contributo economico in questo momento così difficile per il nostro Paese. Un atto di solidarietà che esprime anche vicinanza alle istituzioni, alle aziende sanitarie, ai lavoratori pubblici e non, che in questi giorni stanno dando prova di grande responsabilità, professionalità e dedizione". Un atto di solidarietà che lo Spi di Prato ribadisce ulteriormente con un bonifico di 1000 euro a favore dell’Emporio della solidarietà della Caritas pratese.

Un altro gesto di solidarietà ha unito Pubblica Assistenza “L’Avvenire” Prato e Nuovo Forno Panci, da anni fornitore dell’associazione di via San Jacopo. La scorsa notte i volontari dell’associazione, guidati dal consigliere Paolo Giusti, hanno portato confezioni di schiacciata toscana farcita, fornita da Gianluca e Simone, titolari del forno, a tanti fra quelli che in questo momento sono in prima linea nell’emergenza sanitaria da coronavirus che stiamo vivendo. Dal pronto soccorso dell’Ospedale Santo Stefano, ai vigili del fuoco, senza dimenticare le forze dell’ordine: carabinieri, polizia, guardia di finanza e polizia municipale.
Intanto proseguono i gesti di generosità. L'associazione cinese Italy Prato Wenzhou Chamber of Commerce ha donato al Comitato Pro Emergenze della Protezione civile, stamani 16 marzo,  600 mascherine chirurgiche monouso e 250 occhiali trasparenti che saranno destinati rispettivamente alla polizia municipale e ai presidi sanitari del territorio. In un momento come questo un aiuto prezioso verso chi è impegnato in prima linea per fronteggiare l'emergenza del Covid-19. All'associazione i ringraziamenti degli assessori Flora Leoni e Simone Mangani  per il senso di solidarietà dimostrato.

Anche la Chiesa cristiana evangelica cinese di via Verona a Prato, che conta un migliaio di fedeli, ha dato il proprio contributo alla sanità cittadina. Nel pomeriggio del 17 marzo ha consegnato all'ospedale 5mila mascherine chirurgiche. Altre saranno donate nei prossimi giorni alle forze dell'ordine: polizia, carabinieri e polizia municipale.
Mascherine per il personale dell'hospice di Prato sono state donate dall'associazione Ex allievi del Buzzi. Questa mattina il presidente Giuseppe Moretti ha consegnato una scatola da 50 mascherine a infermieri e medici che lavorano nella struttura di piazza del Collegio. “Sapevamo che anche qui c'era mancanza di queste protezioni, un luogo che va doppiamente protetto visto la fragilità delle persone ricoverate, così ci siamo attivati. Ne abbiamo reperite solo 50 ma cercheremo di recuperarne altre”.

Stefano Tesi, 40 anni, imprenditore pratese della Nova Sicurezza, ha deciso invece di acquistare 2000 mascherine e regalarle alla sua città. Ieri pomeriggio ne sono state consegnate mille alla Protezione Civile che si occuperà di distribuirle a chi, in questo momento vive in prima linea l'emergenza Covid-19. Mentre altre 250 mascherine saranno consegnate alla polizia municipale. "Mi piacerebbe -dice Tesi che si occupa insieme al socio di sicurezza sui luoghi di lavoro – che ogni imprenditore facesse concretamente qualcosa, non è il momento delle parole, ma delle azioni. Da giorni ci ripetono che medici, infermieri, operai, autisti, agenti di polizia sono senza protezioni:non possiamo non ascoltare". Insieme alla Nova Sicurezza ha contribuito all'acquisto del materiale di protezione anche l'agenzia  Artisti dei Viaggi.
Intanto prosegue la bellissima iniziativa di tante famiglie cinesi, che stanno fornendo di mascherine e gel disinfettante i loro vicini di casa. Sono sempre più le segnalazioni di episodi di questo tipo in varie parti della città.

Un carico di quattromila e quattrocento mascherine chirurgiche donate dall’Acic, “Associazione del commercio italo-cinese di Prato” sono state consegnate questa mattina al presidente della Provincia Francesco Puggelli. È una prima risposta all’emergenza da Covid-19 che attualmente riguarda anche la carenza di Dpi (Dispositivi di Protezione Individuale) come, ad esempio, le mascherine. Si tratta di una donazione cui ne seguiranno altre, fanno sapere dall’Acic: “In questa emergenza sanitaria  – recita la nota di accompagnamento –  l’Associazione del commercio italo-cinese vi è vicina, insieme ce la faremo.”
“Solo un mese fa, proprio da questa stessa sala di Palazzo Banci Buonamici – spiega Puggelli -, partì una spedizione di 10mila mascherine dirette a Wenzhou la città in Cina che proprio in quei giorni aveva imposto severe limitazioni allo spostamento dei propri cittadini per contenere il diffondersi del Coronavirus. Adesso siamo noi a ricevere questo regalo e come Provincia lo mettiamo a disposizione di tutti i Comuni che si trovino in stato di necessità e che ne facciano richiesta ad esempio, per le loro polizie municipali impegnate da giorni nei controlli agli spostamenti delle persone. Ringrazio tantissimo l’Associazione del commercio italo-cinese di Prato per aver dimostrato grande sensibilità con un gesto che rinsalda l’amicizia tra la comunità pratese e quella cinese di Prato.”

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