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Forse è un caso, o forse no. Ma il fatto che quest’anno torni la Rivista del Buzzi, la cui ultima messa in scena risale al 2005, non può non far pensare a quel clima di generale rinascita e presa di coscienza dell’essere pratesi che, da qualche mese in qua, caratterizza la battaglia della città e dell’intero distretto, impegnato ad uscire dalla sabbie mobili della crisi. Sicuramente non è stato scelto a caso il titolo: Rimbuzziamoci, che sembra una chiamata alle armi per i pratesi e un invito a rialzare la testa, ricominciando a darsi da fare. Che di Rivista ce ne fosse bisogno, poi, lo dimostra la vera e propria corsa al biglietto per i tre spettacoli, in programma il 22, 23 e 24 aprile al teatro Politeama (per gli ultimi tagliandi disponibili, si può telefonare al 330.909382 oppure da lunedì andare direttamente in teatro).“In effetti in giro si avverte questa voglia di Rivista – dice Gabriele Villoresi, veterano delle Pagliette, che insieme ad Alessio Gori cura la regia di Rimbuzziamoci -. Purtroppo negli ultimi anni tutta la città si è come seduta, e il Buzzi ha fatto lo stesso. I problemi, la crisi hanno fatto sì che tanta tradizione pratese venisse dimenticata. Si è perso molto dello spirito della città. Ecco, noi nel nostro piccolo vogliamo fornire un contributo a ridare un po’ di ottimismo, a imprimere una scossa per risvegliare l’orgoglio di essere pratesi”.Villoresi è uno dei pochi veterani che saranno impegnati nella Rivista 2009. “C’è stato un profondo ricambio generazionale – spiega -. Naturalmente ci sono alcuni dei vecchi, ma i loro sono semplicemente dei cammei. Il grosso degli attori, invece, è rappresentato da ragazzi che ancora frequentano il Buzzi. Un gruppo davvero eccezionale, con una gran voglia di ricostruire qualcosa di bello”. Sono più di settanta le persone coinvolte nel progetto, tutte in qualche modo legate al mondo del Buzzi, e anche questa è una novità che, paradossalmente, guarda al passato. “E’ vero – conferma Villoresi -. Negli ultimi tempi la Rivista aveva, per così dire, molti apporti dall’esterno. Fior di professionisti, ma che a volte con il Buzzi c’entravano poco o niente. Quest’anno, invece, siamo tornati alle origini e tutta la Rivista è made in Buzzi, a partire dal testo, scritto da due ex giovani studenti: Lorenzo Belli e Massimo Guasti”.Proprio il copione rappresenta un’altra delle novità di questa edizione. “C’è un filo conduttore, una storia che lega l’intero spettacolo – dice Villoresi -. Certo, ci sono canzoni, balli, sketch, ma il tutto inserito in una storia, che è poi quella di un ex studente del Buzzi alle prese con la vita e con il mondo del lavoro che poi…. Beh, poi venite al Politeama, sapendo che, come nella nostra miglior tradizione, l’intero incasso andrà in beneficienza”. E qui si torna, in un circolo virtuoso, all’inizio: perché la scelta dell’ente da aiutare è caduta proprio sul fondo della Caritas, nato per sostenere le famiglie in difficoltà e diventato, negli ultimi tempi, uno dei più importanti salvagenti per chi è rimasto senza lavoro a causa della crisi. Insomma, Prato “rimbuzzati” e datti da fare: l’esempio te lo hanno dato le Pagliette.
Claudio Vannacci