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Dopo la clamorosa svolta nelle ultime elezione, che ha visto salire alla carica di sindaco Roberto Cenni, primo esponente del centrodestra a ricoprire tale incarico, in città si è verificato uno strano fermento, ricco di aspettative. E’ come se Prato e i suoi abitanti non solo avessero affidato al nuovo sindaco la guida della nostra cara città ma avessero anche visto in lui il faro della speranza, colui che sarà in grado di dare un nuovo slancio a tutta Prato.Questo è accaduto perchè l’individuo, inserito in un contesto di forte incertezza, come accade a Prato, tende a fare delle previsione sulla condotta degli altri; in questo caso Cenni è stato l’uomo che si è trovato nel momento giusto al posto giusto, anche se non si deve mai scordare che la città ha sulle sue spalle circa 60 anni di un precedente tipo di governo e che ciò influenzerà sicuramente l’operato del nuovo sindaco.La maggioranza dei pratesi ha voluto dare fiducia a questo nuovo sindaco che se vogliamo rispecchia, in maniera più o meno aderente, un esempio della comunità in cui vive; basti pensare che molte volte le persone scelgono chi li guiderà nelle proprie scelte, politiche o non,, perchè questi “leader” hanno in sé alcune caratteristiche che sono proprie degli individui che compongono la realtà sociale in cui vivono.In un certo senso è come se i cittadini si fossero rispecchiati, attraverso il proprio voto, in qualcosa che essi stessi vorrebbero essere, finendo per condividere tutti quei valori, comportamenti e credenze di cui Cenni è portatore.
Eva BoganiPsicologa([email protected])
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