Una trattoria atipica che propone piatti della tradizione sommati a sperimentazioni culinarie: il tutto all’insegna della qualità e di una ricerca minuziosa sulle materie prime. Questo è Ciribè, il locale aperto in piazza Mercatale da Antonio. Una trattoria che da poco ha compiuto due anni di attività e che adesso continua a investire sul centro di Prato, innovando con passione ed esperienza. Un locale aperto al posto del vecchio Cibbè e sul cui nome gioca nell’ottica del rilancio e della rinascita. “Fino al 2022 avevo un ristorante a Montespertoli – spiega Inglese -, ma avevo desiderio di investire su Prato. Una piazza importante, dove c’è una tradizione culinaria. E quando ho avuto l’occasione di potere aprire nella piazza più grande della città l’ho subito colta. Ciribè propone una cucina fatta di ricerca nelle materie prime, di prodotti sani che noi stessi mangiamo. L’idea è quella di creare un menu speciale, dove la protagonista è la pasta fatta a mano, arricchita da un’attenta ricerca di farine particolari come quelle di ghianda, canapa, avena, nocciole e arance. Un vero studio per offrire piatti sani e dal gusto unico, impossibili da replicare a casa”.
Il clima che si ritrova a Ciribè è quello familiare, con Antonio a fare da oste, e la moglie Michela in cucina. Entrambi vengono dal mondo della ristorazione e assieme hanno deciso di aprire un locale a Prato. “Da noi si mangia carne, cacciagione – prosegue Antonio -. I nostri sono piatti ricercati ma sostanziosi. E poi c’è una grande attenzione al servizio, all’ospitalità, all’accoglienza. La clientela a cui ci rivolgiamo è quella over 30, che vuole provare un’esperienza culinaria. Abbiamo ad esempio carni sia italiane che estere, nell’ambito di una filiera controllata, con la ricerca degli allevamenti giusti, e una frollatura che varia dai 20 giorni per gli animali più giovani, fino a più di trenta per quelli più adulti. Per le bistecche abbiamo un intero menù dedicato, mi piace spiegare personalmente tutte le caratteristiche di gusto di ogni varietà. Inoltre abbiamo iniziato a produrre salumi. La vera soddisfazione è quando senti dire ai clienti che sono stati bene a cena proprio come se fossero a casa loro”.
Il locale è stato complessivamente ristrutturato, creando un ambiente ricercato e intimo. In più c’è una sala riservata in cui potere organizzare cene di compleanno, aziendali o piccole feste. Uno spazio che anche in vista del Natale assicura relax e riservatezza. Il menu cambia stagionalmente. Ora c’è quello autunnale che arriverà fino ai primi di gennaio, per poi lasciare il posto a quello invernale. E di pari passo ci sono le serate a tema in base alla stagionalità dei prodotti. La prossima sarà a dicembre. “Dietro a Ciribè c’è una precisa filosofia culinaria – conclude Inglese -. Fra le particolarità da assaggiare, ad esempio, cito le tartare di cacciagione, che ormai sono la nostra firma. Un piatto senza dubbio da provare. Io, Michela e tutto lo staff vi aspettiamo per un pasto in famiglia”.