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Salubrità dei luoghi di lavoro: la minaccia delle polveri sottili


Claudio Vannacci


Quella della sicurezza sul lavoro è una tematica certamente attuale e di indiscussa importanza, a cui è bene rivolgere tutta l’attenzione del caso. Si tratta, chiaramente, di un concetto molto vasto, i fattori che possono rendere poco sicuro un ambiente lavorativo sono infatti innumerevoli, e in quest’articolo faremo il punto su una minaccia che non va assolutamente sottovalutata: le polveri sottili.

Polveri sottili: cosa sono e perché sono pericolose

Le polveri sottili sono delle particelle dalle dimensioni piccolissime che, proprio per via della loro esigua grandezza, possono facilmente fluttuare nell’aria ed introdursi nell’organismo umano attraverso inalazione.

Nella grande maggioranza dei casi queste polveri sono generate da attività umane, è ben più raro invece che derivino da fenomeni naturali, ecco perché i relativi livelli devono essere tenuti sempre sotto controllo; è utile sottolineare, a questo riguardo, che l’Unione Europea ha fissato delle soglie specifiche che tutti i Paesi membri, inclusa l’Italia, devono impegnarsi a non sforare.

La scienza medica ha ampiamente dimostrato la pericolosità delle polveri sottili, le quali possono causare danni più o meno gravi, spaziando da problematiche respiratorie lievi e passeggere fino a delle patologie tumorali.

Oltre ad essere un inquinante a carattere generale, peraltro, le polveri sottili possono rivelarsi una minaccia ancor più pericolosa negli ambienti indoor: non è affatto raro che in determinati contesti lavorativi, soprattutto di tipo industriale, si producano rilevanti quantità di polveri sottili in capannoni e altri luoghi chiusi, e questo, chiaramente, può costituire un pericolo per i lavoratori e per tutte le persone esposte.

I preoccupanti dati di INAIL: le malattie professionali sono in aumento

In relazione a quanto appena detto è interessante citare dei recenti dati presentati da INAIL, Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro: se da un lato nel 2024, più esattamente, nei primi 10 mesi di tale anno, gli infortuni sul lavoro sono diminuiti rispetto al medesimo periodo del 2023, dall’altro le malattie professionali hanno fatto registrare un aumento assai cospicuo, quantificato nel +22,3% su base annua.

La grande maggioranza delle denunce di malattia professionale pervenute all’ente riguarda proprio il settore “Industria e Servizi”, un ambito che, peraltro, ha certamente una particolare rilevanza nella provincia di Prato, e tra le patologie più frequenti vi sono quelle del sistema respiratorio ed i tumori, ovvero delle cause tipiche dell’esposizione prolungata alle polveri sottili.

Come fronteggiare questa minaccia negli ambienti di lavoro

Come detto, la pericolosità delle polveri sottili è ormai comprovata, di conseguenza le leggi in materia di sicurezza sul lavoro, in particolare il D.Lgs. 81 del 2008, non trascurano questo tipo di rischio.

Nel fronteggiarlo non esiste una soluzione univoca: tutto varia, infatti, da caso a caso, ovvero dalle peculiarità del singolo contesto lavorativo e da ciò che emerge dal processo di valutazione dei rischi, il quale, è utile ricordarlo, rappresenta un obbligo tassativo per ogni azienda sulla base di quanto previsto dalla Legge appena menzionata.

È comunque possibile fare il punto sulle contromisure più diffuse ed importanti che vengono perseguite per mantenere salubri gli ambienti lavorativi in cui vengono prodotte delle polveri sottili.

Anzitutto, simili contesti devono essere dotati di appositi strumenti di aspirazione, siano essi fissi o mobili, grazie ai quali le polveri sottili possono essere “catturate” e smaltite scongiurando rischi per i lavoratori; è fondamentale che non si utilizzino degli aspiratori con caratteristiche generiche, ma dispositivi di livello professionale e con funzionalità specifiche come quelli visionabili nel sito depureco.com.

Nei contesti valutati come maggiormente a rischio può essere previsto l’obbligo, per tutti i lavoratori, di utilizzare degli appositi DPI; con questo acronimo si indicano i Dispositivi di Protezione Individuale e in questo caso, chiaramente, ci si riferisce ai dispositivi dedicati alla protezione dell’apparato respiratorio, come ad esempio delle mascherine filtranti.

Parallelamente a ciò, ovviamente, è indispensabile una costante attività di rilevazione delle effettive quantità di polveri sottili, operazione che viene compiuta negli ambienti pubblici aperti, tramite l’installazione di apposite stazioni in punti strategici, e che può assolutamente essere effettuata anche in spazi indoor.

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Notizie di Prato

è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
Iscrizione al Roc n° 20.901

Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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