Per dodici anni è stato uno storico ristorante thailandese ma, da adesso, al numero 53 di via Santa Trinita a Prato torneranno le tradizioni culinarie italiane in tutte le molteplici declinazioni. Inaugurerà domani, giovedì 26 giugno, “Vivanda, trattoria all’italiana” la nuova sfida imprenditoriale di Stefano Anfuso e Luca Lotrecchiano già proprietari del conosciutissimo Caveau in via Settesoldi. Nel menù, studiato al dettaglio, preverrà l’amore per la cucina storica italiana e per i suoi piatti più iconici. Per l’occasione, i proprietari hanno organizzato un rinfresco a partire dalle 18 per presentare alla città il nuovo locale ed incontrare i clienti già affezionati. Per tutto il periodo estivo “Vivanda” resterà aperto dal martedì al sabato a pranzo dalle 12.30 alle 14.30 e a cena dalle 19.30 alle 23. Nell giornata di lunedì il ristorante resterà aperto solo nel turno serale.
“Dopo l’esperienza con il Caveau io e Luca- spiega lo chef Stefano Anfuso– abbiamo gestito per due anni anche “Triplo”, un altro ristorante. Un progetto interessante dal quale però abbiamo deciso di metterci nuovamente alla prova realizzando qualcosa che mancava in città: una trattoria che omaggiasse la semplicità e la meraviglia dei grandi classici della cucina italiana. In mezzo a molti altri ristoranti toscani- spiega ancora- vogliamo offrire uno sguardo un po’ più ampio e uscire dalla nostra regione per aprirci anche alle altre eccellenze gastronomiche italiane. Grande protagonista sarà la pasta fresca che realizzeremo interamente a mano, così come i dolci”.
L’entusiamo è tanto, così come la voglia di tornare ad accogliere tra i quasi novanta posti a sedere disponibili, tutti coloro che vorranno conoscere o riscoprire uno dei piatti assaggiati in giro per l’italia. Il ristorante avrà a disposizione anche alcuni tavolini sulla strada e altri 25 posti nella veranta interna.
“Essendo aperti dalle 19 e avendo un angolo importante del banco dedicato ai salumi sarà possibile anche fare un aperitivo con una buona bottiglia di vino o un calice- spiega Luca- la carta non sarà particolarmente estesa ma decisamente ricercata ed in movimento, faremo girare molte etichette diverse provenienti da tutta Italia, anche il bere avrà l’attenzione e la cura che merita”
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